Shiffrin: 'Marlies, sei tu il motivo dei miei successi'

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La video-conferenza della Schild e il tributo delle colleghe

Impossibile pensare che una campionessa come Marlies Schild si spostasse fino a Vienna, con Benjamin Raich, in diretta tv Nazionale e una platea di giornalisti infinita, semplicemente per annunciare… la continuazione della carriera. Più facile ipotizzarne il ritiro, come in effetti è stato. Dopo averla celebrata a dovere, è tempo di ascoltare e leggere le sue parole e ancora di più quelle delle sue colleghe, austriache o meno. 

Marlies Schild: «Ho riflettuto a lungo su tutto quello che ho fatto nel passato e su ciò che mi aspetta in futuro. Ci ho pensato molto, poi, un paio di settimane fa, mi sono convinta: sì, la mia carriera è finita. E’ il momento giusto per qualcosa di nuovo, a 33 anni. Ora non vedo l’ora di affrontare un periodo della mia vita più tranquillo. Se ho imparato una cosa, durante la mia carriera, è che non puoi programmare tutto. Ci sono, certo, obiettivi e desideri e poi c’è quello più grande, creare una famiglia. Non ho rimpianti, ho avuto la vita che sognavo da ragazza, vinto, molto più di quel che potessi immaginare. Ora mi mancheranno le gare, ma arrivano nuove sfide. Una delle vittorie più belle è stata l’oro Mondiale di Garmisch-Partenkirchen 2011. Vorrei ringraziare tante persone: famiglia, ovviamente Benny che è sempre stato con me negli ultimi 10 anni, la Federazione, tutti quelli con cui ho lavorato, i miei allenatori, chi è stato al mio fianco durante la carriera, gli sponsor, le aziende che mi hanno fornito i materiali, anche la stampa per aver scritto di me in modo obiettivo». 

IL TRIBUTO DELLE COLLEGHE-COMPAGNE-AVVERSARIE:

Eva Maria Brem (austriaca): «Volevo semplicemente ringraziarti. Sei stata sempre un grande esempio, per me. Non ho mai visto nessun’altra atleta rialzarsi dopo così tanti infortuni. Ti auguro tutto il meglio per questa nuova vita e sono sicuro che sarà eccezionale come la prima». 

Bernadette Schild (sorella minore): «Abbiamo passato momenti splendidi insieme. Con alti e bassi durante le gare, quando non è andata bene a te andava meglio a me e viceversa. Ma ci siamo sempre aiutate e spinte a vicenda, e questo è bellissimo». 

Michaela Kirchgasser (austriaca):  «Ti ringrazio, Marlies, ho imparato molto da te in questi anni. Non hai mai fatto marcia indietro, anche dopo mille infortuni, dimostrando un carattere forte. Per questo ti ho sempre ammirata». 

Mikaela Shiffrin: «Non è facile dire arrivederci a un’icona dello sci come Marlies Schild. Lei è sempre stata uno dei miei più grandi idoli, fin da quando ero bambina sono stata lì a guardare le sue gare e imparare da lei. Le devo molto per il mio successo attuale, perché solo guardandola ho trovato il mio ritmo in slalom. Mi ha accolto in questo mondo a braccia aperte, anche quando ho cominciato a farLe concorrenza seriamente. Ha avuto una carriera lunga e incredibile, sono grata di aver avuto la possibilità di sciare accanto a lei. Marlies, buona fortuna  e grazie di tutto». 

 

Kathrin Zettel (austriaca): «Sciatrice fantastica, ha ottenuto tutto quello che si può in slalom, l’atleta per eccellenza in questa disciplina. E’ stato bello condividere con lei tanti momenti in squadra. Vorrei ora prendere un po’ della sua ambizione».

Nicole Hosp: «Penso sia la scelta migliore per Marlies, ha dato tutto per questo sport. Ha vinto così tanto nella sua carriera. E’ la miglior slalomista di tutti i tempi! Assieme abbiamo vissuto una lunga carriera in Coppa del Mondo, passando momenti unici, come ai Mondiali di St. Moritz 2003, dove entrambe abbiamo conquistando le nostre prime medaglie, da giovani. Per fortuna poi siamo riuscite a salire di nuovo sul podio dopo tanti infortuni». 

 
 
 
 

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