Shiffrin e Vlhová fuori, per la coppa è nuova sfida tra Gut-Behrami e Brignone?

In attesa di scoprire se e quando eventualmente Mikaela Shiffrin tornerà a gareggiare in stagione (al momento persiste l’estrema riservatezza attorno al suo recupero, l’ultima idea trapelata è di provare a rientrare per i Mondiali a Saalbach, ma non vi sono conferme ufficiali), è giusto stilare un primo mini-bilancio della stagione di Coppa del Mondo femminile 2024-2025, edizione n.59 della storia, guardando soprattutto al futuro. E al mese di gennaio, che certamente avrà un peso specifico non indifferente nella lotta alla sfera di cristallo assoluta, in quanto quello con più gare in calendario (11 più forse un recupero). 

Dopo dieci gare disputate finora, sulle tredici previste in calendario, di cui ben quattro in slalom, la classifica generale vede davanti, non a caso, due slalomiste come Camille Rast (351 punti) e Zrinka Ljutic (334). Federica Brignone è attualmente terza a quota 319, Lara Gut-Behrami sesta a 269, Mikaela Shiffrin ottava a 245 e Sofia Goggia nona a 240. 

Mikaela Shiffrin ©Agence Zoom

Le principali indiziate per la vittoria finale, attualmente, sono Lara Gut-Behrami e Federica Brignone, sia perché hanno già conquistato il trofeo in passato (la ticinese in due occasioni), sia perché capaci di andare a punti con continuità in tre specialità. Le gare in calendario in questa stagione, con i Mondiali previsti a Saalbach (4-16 febbraio 2025) sono comunque meno rispetto al 2023-2024 (e tre sono già state cancellate, una probabilmente senza recupero); quindi la sensazione è che la soglia per la vittoria sia leggermente più bassa, attorno ai 1.500 punti, forse anche meno. Nel 2024 Lara Gut si impose con 1.716 punti, solo la settima atleta dal 1991-1992 (quando venne implementato l’attuale sistema di punteggio) a superare quota 1.700 e le altre si chiamano Vonn, Riesch, Maze, Shiffrin, Wiberg e Kostelic. 

Al termine della stagione mancano all’appello 7 discese libere, 6 superG, 6 slalom e 5 giganti. Con la possibile aggiunta di due recuperi: il superG cancellato a St. Moritz e almeno uno dei due giganti annullati a Mt. Tremblant (si parla di Courchevel o Åre, nel caso). Numeri, statistiche e storia alla mano, i favori del pronostico non possono non andare in direzione della sciatrice elvetica, in quanto atleta molto costante una volta raggiunta la forma migliore e a cui tra l’altro manca solo un successo in gigante per raggiungere un primato clamoroso, mai stabilito nemmeno da Vonn o Shiffrin: la doppia cifra di vittorie in tre specialità diverse in Coppa del Mondo (nel suo caso sarebbero discesa, superG, gigante). A livello maschile ci sono riusciti solo Maier e Zurbriggen, quest’ultimo grazie anche a 10 combinate. 

Lara Gut-Behrami ©Agence Zoom

Le gare veloci in calendario si terranno tra St. Anton, Cortina, Garmisch-Partenkirchen, Kvitfjell e La Thuile, tutte località dove Gut-Behrami ha già vinto in passato (e 4 volte sia a Cortina sia a Garmisch). Le Finali sono previste, invece, a Sun Valley, dove nessuna delle atlete presenti attualmente in Coppa del Mondo ha mai gareggiato. In più, nonostante l’errore nella seconda manche di Semmering, Lara ha dimostrato di aver (ri)trovato il feeling giusto anche tra le porte larghe, specialità dove nel 2024 totalizzò ben 771 punti vincendo per la prima volta la rispettiva coppa di specialità. E per lei l’ago della bilancia sarà proprio il gigante. 

Federica Brignone torna in rosso ©Agence Zoom

Ciò detto, Federica Brignone può giocarsi le sue carte fino alla fine, a patto di mantenere una continuità altissima. Per la valdostana, che l’anno scorso, pur non vincendo coppe di specialità o generali, realizzò una stagione straordinaria con record personale di punti, vittorie, podi e punti in gigante, sarà fondamentale evitare cali anche leggeri di rendimento, vincere il più possibile in gigante, non scendere mai dal podio in superG e soprattutto alzare l’asticella in discesa libera. Il suo primato di punti in discesa è 320, ottenuto nella stagione 2019-2020, quello del trionfo nella generale, con il terzo posto nella graduatoria in libera. Le piste di St. Anton, Garmisch-Partenkirchen e La Thuile sono adatte alle sue caratteristiche e a Kvitfjell ha già vinto, in superG, lo scorso 3 marzo. Cortina resta probabilmente la tappa spartiacque: sull’Olympia delle Tofane Brignone non è ancora mai riuscita a salire sul podio, ma se la fortuna le desse una mano sotto forma di neve amica, chissà… L’obiettivo concreto potrebbe essere raggiungere una quota di 420-430 punti nei 5 giganti che mancano (soglia che si alzerebbe con un recupero); un’altra decisamente buona attorno ai 350-360 punti in discesa per poi aggiungere, possibilmente, 430/440 punti nei 6 superG mancanti (7 con il recupero). Considerato i 319 punti di cui Federica è già in possesso, si arriverebbe più o meno attorno a 1.564 punti, che potrebbero bastare eccome per la conquista della Coppa generale. E’ possibile tenere un rendimento di questo tipo per Brignone? E’ possibile. Ma servirà ovviamente la perfezione o quasi, tra gigante, discesa e superG. Da qui al 27 marzo 2025. Poi potrebbe anche non essere sufficiente, per carità, ma a quel punto vorrebbe dire che Gut si sarebbe superata ancora una volta e resterebbero solo gli applausi, per la ticinese. 

Sofia Goggia ©Agence Zoom

Sono solo ipotesi, naturalmente. Ed esistono anche altre suggestioni. In primis quella che riguarda Sofia Goggia, in procinto di tornare anche in gigante e proprio a Kranjska Gora, il prossimo 4 gennaio. Le indicazioni arrivate dagli allenamenti e dai confronti anche con Brignone&Bassino la danno in ottima forma. Riuscisse a vincere quasi sempre in discesa, mantenersi sul podio in superG (ma la concorrenza è numerosa e qualificata) e fare qua e là punti pesanti tra le porte larghe, sarebbe anche lei della partita. Già nel 2016-2017 Goggia stabilì il suo primato di punti (2 vittorie e 13 podi) con la quota 1.197 toccata alla fine. Non basterebbe replicarla per vincere quest’anno, no, ma si può migliorare. Attenzione perché se la bergamasca da qui in avanti riuscisse a mantenere una media di 80 punti a gara nelle specialità veloci, potrebbe anche far saltare il banco. Non è un’eventualità improbabile. 

Zrinka Ljutic ©Agence Zoom

Quanto a Rast e Ljutic, attualmente prima e seconda in classifica generale, dovrebbero continuare a macinare podi e vittorie tra slalom e gigante per restare in corsa. Nulla è impossibile senza Shiffrin e Vlhova, almeno per ora, ma rimane certamente impresa difficile. Non va dimenticato, in ogni caso, che la croata è classe 2004, ha appena iniziato a vincere, potrebbe inserire anche il superG tra le sue gare in carriera e insomma ha il futuro dalla sua parte. 

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