MÉRIBEL – Mikaela Shiffrin è al comando, ma Federica Brignone è terza a 31/100 dalla medaglia. «Mi guardo gli occhi e mi vedo ancora un po’ così – ammette la valdostana -. Però mi sento bene sugli sci e ho ottime sensazioni. Ho quella forza dentro di me e sto mettendo in pista tutte le energie mentali». L’americana è al comando del gigante di Méribel e dimostra di non essere minimamente stabilizzata dalla mancanza dell’ormai suo ex punto di riferimento tecnico. Non una grande differenza, ma intanto è già là davanti a sognare a occhi aperti. Dietro di lei, per soli 12/100, c’è una Tessa Worley che la Brignone vede come in «grande palla». La francese conosce bene questo pendio ed è spinta dal pubblico di casa. Poi c’è la valdostana, contenta della sua manche e pronta ad attaccare anche nella seconda. «I tre decimi di Shiffrin? Certo che si possono recuperare, ma servirà una grande discesa, io cercherò di fare il meglio e di controllare la mia performance, sognando». Ma non dormendo perché sa che dietro sono agguerrite, a iniziare da Lara Gut-Behrami, quarta a 64/100. Quinta e sesta posizione per Ragnhild Mowinckel e Mina Fuerst Holtmann.

Marta Bassino stava sciando come al suo solito nella parte alta, poi l’errore nel tratto d’ombra che ha compromesso la sua prestazione. È tredicesima, a 1″46 dalla vetta e a poco più di un secondo dalla medaglia. «L’ho veramente buttata via, non so ancora bene cosa sia successo – spiega – dovrò rivederlo. Il recupero? Mai dire mai: parliamo pur sempre di una gara di sci, scalderà la neve, butteranno il sale…». Certo è che pare difficile la grande rimonta. Ventunesima posizione per Asja Zenere, 36a per Beatrice Sola. Alle 13.30 la seconda manche con Federica Brignone in lotta per una medaglia.