Sfide veloci nel caldo di Crans Montana. Goggia ancora nelle reti, l’importanza dei pettorali e la ripartenza della Coppa del Mondo

I Campionati Mondiali di Courchevel e Méribel sono ormai un ricordo, un paio di giorni a casa per rifiatare e poi subito di nuovo in pista a Crans Montana, dove questo fine settimana riparte la Coppa del Mondo femminile. Programmi diverse in casa Italia: Federica Brignone si è concessa qualche giorno di fondo a casa, Laura Pirovano, Elena Curtoni e Roberta Melesi si sono allenate a Pila, Sofia Goggia ha cercato di ritrovare il focus al Monte Pora, shooting a Crans Montana per Marta Bassino. 

Ora si torna in pista per l’ultimo mese di Coppa del Mondo, che riprende in salita con condizioni difficili in Svizzera, dove la neve ha cancellato la prima prova e ora si teme il caldo. Non è una novità in questo periodo dell’anno e nella località elvetica, molto esposta al sole, non è una novità in questa stagione caratterizzata da condizioni sempre più pazze, tanto da portare un gruppo di atleti a scrivere una lettera al presidente della Fis per chiedere prima di tutto un calendario più sostenibile, con trasferte ragionate. 

Ilka Stuhec ©Agence Zoom

Domani le donne saranno impegnate in una discesa, domenica in un superG. E con la speranza che il programma si svolga per intero e senza intoppi, gli occhi puntano alle sfide intrecciate per le coppe di specialità. Se per la sfera generale c’è una sola pretendente (Mikaela Shiffrin assente in Svizzera), per discesa e superG i giochi sono apertissimi e l’ItalDonne è ancora una volta in prima linea. In discesa il pettorale rosso è sulle spalle di Sofia Goggia, che ha fallito l’appuntamento di Méribel e che proverà a mettere in pista la sua vera sciata per tenersi distante la slovena Ilka Stuhec: ora sono separate di 108 punti quando mancano ancora tre gare alla fine della stagione. Oggi la slovena è andata forte in prova (miglior tempo), la bergamasca è di nuovo finita nelle reti. Nulla di preoccupante rassicura la Fisi: «Ha chiuso a velocità ridotta la sua corsa nelle reti, ma si è rialzata ed è scesa regolarmente al traguardo». Certo è che Sofia Goggia ha sprecato l’unica prova disputata: «Devo analizzare bene al video cosa mi è successo, al di là dell’episodio mi è dispiaciuto non riuscire a provare il resto del tracciato in assetto per studiarlo al meglio, visto che anche le condizioni della neve sono difficili». Tornando alle classifiche di specialità, terzo posto per Elena Curtoni (differenza di 202 punti da Goggia) che dovrà però difendere a denti stretti il ritorno dell’elvetica (Corinne Suter). La valtellinese parla dell’importanza del pettorale, perché le condizioni sono tutt’altro che belle e perché la gara partirà alle 11, anziché alle 10 come il training odierno. «Personalmente darò il massimo come sempre, con le condizioni che ci saranno. Sono ancor in lotta per salire sul podio finale in due specialità, finora ho raccolto abbastanza ma faremo i conti alla fine».

Lara Gut-Behrami ©Agence Zoom

In superG è ancora tutto più incerto: Federica Brignone ed Elena Curtoni sono terze e quarte, ma rispettivamente con soli 39 e 42 punti dalla norvegese Ragnhild Mowinckel che comanda con trenta lunghezze su Lara Gut-Behrami che alla vigilia del fine settimana di Crans Montana, parlando con i media elvetici, ha detto di voler andare avanti fino ai Mondiali di Saalbach del 2025. E poi chissà… Nella standing di superG Marta Bassino è un filo più staccata: è sesta ma a 104 punti dal pettorale rosso. E con la fiducia dell’oro iridato al collo e diverse gare ancora da disputare, nulla è precluso. «La medaglia d’oro è stata indimenticabile ma alla fine cambia poco, si ricomincia da capo e io affronterò questo fine settimana pensando solamente a sciare forte – spiega -. Ho fatto qualche giorno di relax a casa e sono ripartita, nella prova non ho avuto buone sensazioni con la neve, vedremo se girerà meglio nei prossimi due giorni». 

Crans Montana è un pendio che tanto piace a Federica Brignone, negli anni ha vinto quattro volte la combinata, chiuso una volta seconda, prendendosi anche il terzo posto in superG due stagioni fa. Partirà anche in discesa, pur consapevole delle difficoltà, ma punterà quasi tutto sul superG. «Ho sempre voglia di performare in tutte le gare, la costanza è uno degli aspetti che seguo maggiormente, ci tengo a fare bene qui, dove ho sempre fatto bene – dice -. Rimangono tappe molto interessanti e spero positive, la pista si presenta come sempre molto esposta al sole. Purtroppo partirò con un pettorale alto ed è uno svantaggio, cercherò di dare il massimo per la discesa e poi mi concentrerò sul superG, dove potrò togliermi soddisfazioni». 

Federica Brignone ©Agence Zoom

La migliore azzurra nell’unica prova cronometrata, che conta sempre fino a un certo punto, è stata Laura Pirovano, quarta e preoccupata per la pista. «Bisogna sperare in un mezzo miracolo per sabato, la neve non darà tanta risposta come in questo allenamento, bisogna sperare in un numero di partenza basso». Undicesimo crono per Elena Curtoni, poi 25a Roberta Melesi, appena davanti a Federica Brignone, 28a Elena Dolmen, 30a Nadia Delago, 35a Nicol Delago, 37a Marta Bassino e 39a Karoline Pichler. Quest’ultima è al rientro dopo l’ennesimo stop. A inizio a febbraio Pichler si è dovuta fermare per un nuovo problema alle sue ginocchia già martoriate: «Mi sono lesionata il legamento crociato, per fortuna non del tutto, qualche struttura integra è rimasta». Stampelle, riabilitazione, ritorno sulla neve lampo. Domani si torna in pista: la Coppa del Mondo riparte, l’assalto alle coppe pure. 

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