Selezioni, la parola ai coach militari

Davare e De Mattia intervengono sui test per la Coppa Europa

Due giorni al Tonale per mettere in piedi il contingente per i giganti e gli slalom di Trysil e Vemdalen di Coppa Europa. il dt giovanile Alessandro Serra ieri ha fatto i nomi, oggi abbiamo sentito alcuni allenatori dei gruppi sportivi militari in merito alla selezione.

ECCO DAVARE – L’analisi di Michel Davare della Polizia: «E’ stata fatta una selezione che ritengo essere stata eseguita con i giusti criteri. Gli atleti più navigati dovevano non solo essere davanti, ma eccellere. I più giovani riuscire ad essere attaccati ai loro colleghi più esperti. I 12 nomi fatti credo abbiano trovato d’accordo tutti. Per fare un esempio guardate il caso di Marguerettaz. Per strappare il biglietto per la Scandinavia ha dovuto andare ‘a tutta’ e infatti un giorno in slalom costantemente rifilava da sette decimi ad un secondo agli altri. I giovani? Non sono poi così indietro nel complesso».

TOCCA A DE MATTIA – Interviene Ernesto De Mattia della Forestale: «Complessivamente è stato un test che ho condiviso, anche se a dire la verità non era facile fare una differenza netta come è stato chiesto ai militari rispetto ai più giovani. Non bastava essere in testa nelle prove, serviva continuità. D’altronde per due decimi o tre di differenza sono state fatte scelte sui più giovani, lo capisco. Guardando a casa mia dispiace per Jacopo Di Ronco. Ha fatto anche un ‘best time’ l’ultimo giro in gigante, ma negli altri non ha dimostrato di essere costantemente nei primissimi posti».

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