Roda: 'Non sono di nessuno'

«Priorità ad atleti e tecnici». Domani il programma

Esce da via Piranesi dopo mezzogiorno, con l’aria di essersi tolto un macigno dallo stomaco: «Qualche volta le scelte si fanno con il cuore. In tanti, dai Comitati ai club, mi hanno chiesto di candidarmi. Questo fermento che è cresciuto intorno al mio nome mi ha caricato, mi ha dato entusiasmo. Ho deciso, mi candido, e ripeto, non sono di nessuno. Poi qualcuno può pensarla come crede, ma io non ho etichette, non le voglio». Lorenzo Conci è un candidarto forte, ma negli ultimi giorni il nome di Roda è sulla bocca di tutti. Comitati e club, anche tecnici. A Kranjska Gora non si parlava di altro. Squilla il telefono in continuazione, arriva anche un sms. E’ quello di Alberto Tomba: «Hai fatto bene, adesso si fa sul serio». Continua Roda: «Potevo accordarmi, blindare la candidatura, ma non l’ho fatto. Questo deve essere chiaro. Mi metto al servizio della Fisi, con una priorità ovvero gli atleti e i tecnici. Riguardo a questi ultimi c’è troppa precarietà». E’ vero, lo hanno cercato in tanti. Per la cronaca, non solo i ‘morzentiani’. Qualcuno ha anche cercato di convincerlo a ritirare la candidatura, trovando una soluzione accomodante, un accordo insomma. Flavio Roda è pronto per la ‘battaglia’: «Siamo in quattro, la competizione è elemento di democrazia». Prossimamente allegheremo il programma elettorale di Roda.

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