Abbiano incontrato il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda. Ha appena lasciato la finish area di Yanqing dove è salito per vedere la prova delle ragazze in vista della discesa olimpica di domani. Il numero uno di via Piranesi si sofferma esclusivamente sugli eventi sportivi. Per altre questioni (caso Casse-Marsaglia ma in particolare sul futuro delle squadre) parlerà dopo il team event che chiuderà la spedizione di Beijing 2022.
Eccolo: «Ora ci sono le gare. Questa è la priorità. Fino ad oggi sono moderatamente soddisfatto nell’insirme, anche se dallo sci alpino possono arrivare altre soddisfazioni. Almeno tre medaglie nella totalità siamo in grado di conquistarle». Il bolognese di Vidiciatico continua: «Sofia Goggia oggi in prova mi ha impressionato. Ho voluto toccare con mano la sua condizione. Certo, non è al top, ma può togliersi delle soddisfazioni. Se fa medaglia è un miracolo, ma a volte i miracoli succedono». A Roda dispiace parecchio dell’occasione persa per Luca De Aliprandini ieri nel gigante: «Peccato davvero, Luca è competitivo. Dopo l’ argento mondiale di Cortina è maturato, questo stagione è stato regolare, continuo, ha centrato il podio in Alta Badia. Purtroppo ieri è partito con troppa foga, troppo irruente, un errore che a volte compie. Tuttavia ha ancora anni davanti per togliersi delle soddisfazioni». Discesa donne a parte, ci sono altri due appuntamenti, anzi tre, dove possiamo lasciare il segno. Continua: «Confido parecchio nel team event, e poi c’è la combinata femminile dove abbiamo chance e poi chiaramente lo slalom. Fra le porte strette ci sono Alex Vinatzer e Giuliano Razzoli che possono far bene, anche se la concorrenza è altissima in questa disciplina. Tommaso Sala cresce, in questo momento è in forma, ma soprattutto deve essere considerato per il futuro».
Già, il futuro. Olimpiadi concluse, ci sarà da mettere mano sulle squadre nazionali in vista di Milano Cortina 2026. Ecco un veloce accenno al settore maschile. «Abbiamo tanti ragazzi che stanno crescendo. Penso a un Simon Maurberger che è diventato regolare su più discipline, poi i giovani che segue Max Carca ovvero Filippo Della Vite e Giovanni Franzoni su tutti, ma non solo». Poi, aggiungiamo noi, ci sarà da capire chi guiderà sul campo lo sci alpino. Si potrebbe tornare alla figura dei direttori tecnici (Roberto Lorenzi per il settore maschile parte in prima linea) o magari una super figura sopra a coordinare le due direzioni tecniche. Al momento il presidente non si sbilancia: fino al team event il focus deve essere la performance, ripete. E ci sta. Vedremo. Intanto domani facciamo il tifo per Sofia Goggia, Elena Curtoni, Nadia e Nicol Delago in cerca di gloria sulla Rock.