Quest’ultima chiacchierata sulle piste del Memorial Fosson comincia con una storia. È appena finita la Big Final del gigante Ragazzi quando un ragazzo si avvicina a Roby Bernardi, storico allenatore dello Sci Club Gardena, per chiedergli in prestito il cacciavite. Deve pulirsi le suole degli scarponi perché la neve si è incrostata là sotto, e non ne vuole sapere di venire via. Bernardi è al telefono, gli allunga il cacciavite, ma fa di tutto per tagliare corto la chiamata e aiutare il ragazzo. Gli chiede di alzare lo scarpone, che si appoggi pure che passerà lui il cacciavite sotto gli scarponi, di questo che non è un atleta suo, eppure una mano Roby Bernardi la dà sempre. In lontananza, un allenatore del Courmayeur urla al ragazzo che «questa sì che è bella, gli devi almeno una birra!».
Bernardi allena nel circuito Children da oltre 40 anni e ammette di aver «visto un po’ di tutto» nella sua lunga carriera, che termina alla fine di questa stagione. Per i risultati dei suoi atleti «mi emoziono tanto», dice Bernardi a Race trattenendo a stento la commozione. «Devo dire che quest’anno è andato quasi tutto perfettamente, come non mai. Mi aspettavo tante cose, non tutto questo. C’è dietro un lavoro di quattro anni, nel quale non ci sono solo io, ma un gruppo di allenatori splendido. Il gruppo dei Children è molto forte, lo abbiamo dimostrato di nuovo anche al Fosson. Prendi per esempio Alan Piccolruaz, che è stato operato a seguito di una caduta. Ha gareggiato con due ferri nella spalla e oggi è salito sul podio».

Bernardi assicura che il gruppo di “giacche gialle” che allena è «molto affiatato, si danno battaglia e si migliorano l’uno con l’altro. E i risultati sono veramente ottimi. Ci tengo a ringraziare tutti quanti, anche perché io non sono un tipo facile. Su molte cose sono severo, poi però mi sciolgo e mi vengono anche le lacrime di felicità». In questa stagione, tra Memorial Fosson, Campionati Regionali, Trofeo Pinocchio e Campionati Italiani, il Gardena ha superato quota 60 podi. «Agli Italiani siamo stati otto volte sul podio coi Ragazzi, o forse di più, dovrei contarli. È un risultato che tuttora mi emoziona. Non ho mai vinto così tanto: e tutto questo arriva nel mio ultimo anno» sorride Bernardi.
Col Memorial Fosson l’allenatore del Gardena ha un rapporto speciale: «Per sei volte sono stato presente e per sei volte lo abbiamo vinto. Questa competizione la vinci solo se la squadra è forte, non solo il singolo» ha rivelato Bernardi. Passato il testimone al figlio, Bernardi scava nei ricordi per cercare la più bella esperienza al Memorial Fosson: «Una volta il Fosson si svolgeva a inizio stagione. Ricordo che per un’edizione partimmo prestissimo da Selva di Val Gardena, impiegandoci 14 ore per arrivare. Nevicava, c’era un traffico pazzesco. Un gatto delle nevi ci accompagnò il albergo alle due e mezzo di notte e la mattina dopo alle sette i ragazzi erano in pista. Fu un viaggio tremendo, ma è un ricordo molto bello».