Ritiri per Stefanie Moser e Simona Hoesl

Infortuni, spese altissime da sostenere nel caso si debba lavorare da soli, fisico portato all’estremo, concorrenza tremenda: sembra sempre più difficile proseguire una carriera ad alto livello nello sci agonistico. E forse sarebbe il caso di interrogarsi a fondo sule motivazioni. Tant’è.

RITIRI – Altre due atlete sotto i 30 anni appendono gli sci al chiodo, anche se le motivazioni in questo caso risiedono nel mancato inserimento nella squadra di Coppa del Mondo delle rispettive Nazioni. Lo fa l’austriaca Stefanie Moser, classe ’88, che ha provato persino a gareggiare per l’Ungheria e preparare la stagione con Edit Miklos (per altro nata in Romania). Progetto bloccato dalla Federazione e conseguente ritiro. Moser, velocista, vanta 88 pettorali in gare di Coppa, un bronzo in superG ai Mondiali jr,. 2008 dietro Rebensburg e Fenninger, cinque top10 nel circuito maggiore, con i quinti posti in discesa a Lake Louise 2012 e Garmisch 2013 come migliori risultati. Nel 2013 è stata campionessa Nazionale di discesa e in carriera ha subito numerosi infortuni alle ginocchia.

GERMANIA – Dice addio all’agonismo anche la tedesca Simona Hoesl, a soli 24 anni e un annuncio amaro su Facebook, in cui si parla di sorprendente esclusione dalla squadra Nazionale come goccia che ha fatto traboccare il vaso. Lascia dopo 41 gare di Coppa del Mondo e un 20° posto nel gigante di Courchevel come miglior risultato, ottenuto nel dicembre 2012. E’ stata campionessa tedesca tra le porte larghe e in combinata.

Buona vita a entrambe.

 

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