Terminata nel migliore dei modi l’edizione 2025 del Race Future Club, è il momento di tirare le somme per questa edizione cortinese baciata dal sole, dalla neve compatta e dalle tante ore di proficuo allenamento in pista. Organizzato grazie al fondamentale sostegno di Fondazione Cortina, Podhio e Uvex, l’evento è stato un modo per confrontarsi e conoscersi tra tecnici e atleti. Abbiamo parlato di questo e di tanto altro con diversi degli allenatori dei singoli sci club i cui atleti si sono qualificati per il Race Future Club e questo è ciò che ci hanno raccontato.

Jean Marie Rossi del Courmayeur, allenatore di Maria Laura “Lalla” Pene Vidari, ritiene questa del Race Future Club 2025 «un’occasione molto importante, sarebbe bello fare più raduni del genere durante tutto l’arco della stagione. Se il concetto che i ragazzi devono stare assieme e spronarsi l’un l’altro è vero, e penso proprio lo sia, allora dobbiamo dare loro più occasioni per farlo. Se siamo riusciti a fare questa cosa, è perché hanno collaborato realtà diverse come FISI, Fondazione Cortina, Podhio, Uvex e Race Ski Magazine. Mi è piaciuta molto l’idea di rendere questo evento “esclusivo” per gli Allievi: il difficile viene adesso per loro, quindi il passaggio decisivo incombe».

Stefan Rungger dello Sci Club Sarentino, allenatore di Philipp Fischnaller: «Il Race Future Club è un gran bel confronto tra i migliori Allievi d’Italia. C’è anche l’occasione per discutere tra noi allenatori, riguardo il volume degli allenamenti, la tecnica di base, eccetera. È difficile organizzare più occasioni come questa, ma per esempio noi col Comitato Alto Adige facciamo un raduno a inizio stagione. Si tratta di una sorta di stage, simile a questo, in cui i migliori Allievi si incontrano, ed è sempre un’occasione importante».

Ciro Di Piazza, allenatore dello Ski College Bachmann di Tarvisio e di Gaetano Cantalupo, uno dei convocati a Race Future Club. Ci ha detto Di Piazza: «Questo stage è un momento di confronto molto utile. Neve e meteo sono stati perfetti in entrambi i giorni, i ragazzi si sono molto divertiti e hanno imparato tanto. Sarebbe molto bello organizzare più giornate del genere, magari anche durante la stagione. Per i ragazzi è fondamentale potersi confrontare e conoscere, non solo per l’aspetto esclusivamente sportivo. Durante la stagione, anche per noi allenatori c’è pochissimo tempo per confrontarci. È tutto un “ci sono i pulmini da spostare, gli sci da fare, gli alberghi da prenotare”. In questi momenti siamo più tranquilli e possiamo parlare di idee nuove, progetti futuri».

Massimo “Momi” Menapace dell’Anaune, allenatore di Francesco Odorizzi, atleta classe 2010 di Cles, ha aggiunto. «È una grande occasione anche per l’aspetto economico» dice Menapace, che allena l’Anaune da quasi 40 anni. L’ospitalità presso le Orsoline di Cortina permette ai migliori Allievi d’Italia di tagliare un costo in una stagione lunga e dispendiosa anche per le famiglie: «Un Allievo spende all’anno dai cinque ai ventimila euro, dipende un po’ dai programmi sia estivi sia invernali che dai materiali. Però sì insomma, si spende parecchio».