La statistica è prepotentemente in crescita. E il verdetto di Sölden, almeno al femminile, sembra andare nella stessa direzione dell’ultima stagione. Quante altre prime volte sul gradino più alto del podio avremo nell’annata agonistica 2025-2026 in Coppa del Mondo? L’austriaca della Stiria sabato scorso, 25 ottobre, sul Rettenbach, ha festeggiato la prima vittoria nel circuito maggiore, secondo podio assoluto in carriera. Chi dopo di lei? Vediamo un attimo il trend.
Nella stagione 2023-2024, al femminile, incredibilmente, non ci fu nessuna “prima assoluta” a livello di vittorie, nel senso che si imposero solo atlete già capaci di farlo almeno una volta in carriera. Come podi, invece, si sbloccarono A.J. Hurt e Christina Ager. Anzi, per trovare un’atleta capace di centrare il primo urrah in Coppa del Mondo, fino al marzo 2024, bisognava risalire al trionfo di Anna Swenn-Larsson in slalom a Killington il 27 novembre 2022, ex aequo con Wendy Holdener. A livello maschile, invece, festeggiarono i primi podi, sempre nella stagione 2023-2024, Verdu, Von Allmen, Jeffrey Read, Radamus, Boisset e la prima vittoria Nils Allegre a Garmisch e Stefan Rogentin nel superG delle Finali a Saalbach.
Stagione 2024-2025: svolta clamorosa in questo senso. Tra le ragazze vincono per la prima volta Camille Rast (pure oro iridato in slalom), Lauren Macuga, Zrinka Ljutic (che si prende anche la Coppa di slalom) ed Emma Aicher, con i primi podi per le stesse Rast, Macuga, Aicher e poi ancora Lara Colturi, Julia Scheib. A livello maschile ecco le prime volte sul gradino più alto del podio di Mattia Casse, Justin Murisier, Thomas Tumler, Alexis Monney, Fredrik Møller, Albert Popov, Franjo Von Allmen (con anche due titoli iridati, poi!), James Crawford, Lukas Feurstein. Un numero altissimo.

E nel 2025/2026? Oltre a Scheib, già vincitrice, ci possono essere altri indiziati/indiziate, come Raphael Haaser, iridato in carica di gigante, ma mai primo in Coppa del Mondo; lo sloveno Miha Hrobat, la suggestione Adrian Smiseth Sejersted, che la insegue da una vita; e poi ancora Fabio Gstrein, Stefan Brennsteiner o Tanguy Nef. La speranza per l’Italia è Alex Vinatzer in primis. Ce ne sono molti altri, ovviamente. A livello femminile? Scheib era tra le più papabili e ha fatto subito centro. Sembrano pronte per seguire le sue orme Lara Colturi e Paula Moltzan, sicuramente, Thea Louise Stjernesund, l’azzurra Laura Pirovano perché no, Ariane Rädler, Nina O’Brien, Kira Weidle, Breezy Johnson (oro iridato in carica in discesa e team combined, ma mai prima in Coppa), A.J. Hurt. Anche in questo caso abbiamo citato solo alcuni nomi. Chi sarà il prossimo o la prossima? E soprattutto il prossimo italiano?





