Podhio per la quarta volta sarà ancora sponsor di Beking, l’evento che si svolge domenica a Montecarlo – Principato di Monaco con le stelle del ciclismo mondiale. Beking è un evento per la sostenibilità in bici con due manifestazioni che si svolgono in una parte del circuito di Formula 1: la gara pro-am (mista amatori e professionisti) e il criterium ‘pro maschile e femminile fra cui spicca fra tutti Tadej Pogacar, ma anche Mads Pedersen, Giulio Ciccone e tanti altri fuoriclasse. E ovviamente Matteo Trentin, che è in prima fila nell’organizzazione con la moglie Claudia Morandini, ex azzurra di sci.

«Podhio sta bene dove c’è sport, non potevamo mancare insomma ad un evento internazionale di tale portata dove spicca la presenza del fenomeno sloveno Pagacar. Continuiamo nell’operazione di far conoscere Podhio nel mondo oltre a quello in cui siam nati, ossia lo sci, l’agonismo della neve. E’ il nostro dna fondante che ci ha riempito di soddisfazioni certo, ma vogliamo che l’ appartenenza generata attorno a Podhio, questo attaccamento, possa andare oltre lo sci. Questo cammino è stato intrapreso da qualche anno e viaggia con determinazione, vogliamo sviluppare l’anima poliedrica dell’azienda che è nelle nostre corde fin dalla nascita nel 2012», fa sapere Roini.

L’azienda fiorentina punta parecchio sul dopo gara, sulla trasversalità, grazie alla comodità e allo stile che accompagnano la tecnicità dei capi. Non solo l’abbigliamento iconico tecnico come la tuta da gara o l’imbottito, ma anche la felpa o il gilet che rappresentano un tratto distintivo, una specificità, una peculiarità del brand toscano. Quasi una ricerca maniacale, e sicuramente non facile, quella di trovare quella giusta miscela, quell’equilibrio fra tecnica e comfort, fra efficacia ed eleganza, fra tendenza e il pragmatismo della vestibilità. «Si, felpa e gilet, i prodotti per Beking, ovvero l’after race per eccellenza. I nostri valori sono la trasversalità, la funzionalità. Puoi fare qualsiasi sport e poi vestirti Podhio, vogliamo farci conoscere per il dopo, per il defaticamento, in seguito alla prestazione», ancora Gianni Roini.

Podhio ha un’anima poliedrica. Sci, tennis, padel, canottaggio, equitazione. Podhio è eventi di sci, di tennis, di padel. Da soli, specifici, come la sponsorizzazione a Race Future Club a Cortina, o miscelando discipline come sci e il padel vedi Podhio Race Generation a Forte dei Marmi. Ma la natura polivalente di Podhio va oltre lo sport. È proprio da questa volontà che nasce una linea sempre più orientata all’urban, una sfumatura del brand che interpreta il tempo libero come naturale estensione del post-performance. Un percorso logico: dalla tecnicità pura, al dopo gara, fino ai ritmi quotidiani delle città. È un’evoluzione che segue le persone nei loro momenti reali, non solo nelle prestazioni sportive.

Questa identità si traduce in capi pensati per accompagnare ogni movimento della giornata: versatili, puliti, essenziali. «Stiamo lavorando a un restyling mirato soprattutto alle felpe, per consolidare la nostra presenza nel quotidiano», spiega il patron dell’azienda. «Vogliamo mettere sul mercato prodotti minimal, a tinta unita, dalla linea pulita, mantenendo sempre il nostro DNA fatto di qualità e autenticità. Capi trasversali che parlino a tutti: ai giovani, a chi studia, a chi viaggia, a chi dopo il lavoro si concede un aperitivo in centro».
La nuova proposta “Shield” non rinnega l’origine sportiva, ma la sublima: comfort e funzionalità diventano stile Made in Italy, la cura dei dettagli si trasforma in un modo di vivere. Podhio racconta così un urban autentico, mai forzato, figlio della stessa filosofia che guida l’azienda dal 2012: vestire persone dinamiche, appassionate, che cercano comfort e autenticità in ogni momento della giornata.



