Che spettacolo Alexis Pinturault: ritmo impressionante sulla pista Labirinti, dove oggi si assegna il titolo di gigante. Il grande protagonista della prima manche è lui, spinge ogni curva, ricerca gli appoggi e vola a tutta velocità sul traguardo di Rumerlo. Una manche che fa brillare gli occhi agli appassionati, quella del transalpino, che rifila distacchi pesanti. Ma è entusiasmante anche la manche di Luca De Aliprandini che mostra tutto il suo potenziale. È partito all’attacco, da cima a fondo, ha tenuto un ritmo elevato e sangue freddo anche nei passaggi più impegnativi di una pista che in alcuni tratti è davvero ghiacciata. «Verde» dicono gli uomini che questa mattina hanno messo i piedi sul pendio.
Finferlo risponde presente nell’appuntamento più importante della stagione: infila una manche di altissimo livello e si inserisce in seconda posizione, a 40/100 da un Pinturault davvero in forma strepitosa. Ora c’è un’altra manche, quella fondamentale per scrivere una pagina di storia: bisognerà tirare, usando però la testa e senza voler strafare. Luca ha un grande risultato nelle gambe; dovrà difendersi dall’attacco del tedesco Alexander Schmid, che ha fatto una grande manche ed è terzo a 56/100. C’è un altro atleta che si gioca la medaglia: è il francese Mathieu Faivre, quarto a 58/100.
Sono principalmente quattro gli atleti a giocarsi le tre medaglie. Dopo, i ritardi, aumentano in modo considerevole: lo svizzero Loic Meillard è quinto a 1”25 dalla vetta, Marco Schwarz sesto a 1”56. Prova positiva anche anche per l’austriaco Stefan Brennsteiner, che scende con il pettorale 22 e si inserisce in settima posizione a 1”82, pari merito con lo sloveno Zan Kranjec. Riccardo Tonetti chiude la prima frazione in quattordicesima posizione, a 2”23 da Pinturault; «Pista bellissima, in realtà mi sono divertito, personalmente potevo fare meglio all’uscita del muro – racconta Tonetti -. Sono arrivato sul duro e non sono riuscito subito a capire come appoggiarmi bene, ho perso un po’ di velocità». Diciottesimo posto per Giovanni Borsotti, a 2”78. «Ho fatto una gara non buona, mi aspettavo di più – dice Borsotti -. Ora non ho nulla da perdere. Entra nelle migliori trenta posizioni Giovanni Franzoni, ventitreesimo con pettorale 37. «Una manche davvero difficile, perché è davvero lunghissima e terreno difficile – racconta Franzoni -. Ho fatto un po’ di pasticci nella parte centrale».