Ventesimo e ventitreesimo in Coppa Europa ma non basta. Sei vecchio Matteo Vaghi, sei del ’96. E vuoi andare ancora avanti, sciare, metterti in mostra. Ma sei fuori? Nulla da fare, sei vecchio. Senza squadra, senza gruppo sportivo militare (era carabiniere fino allo scorso anno), senza un progetto della federazione che coinvolga il pianeta Senior. Solo. Si, con lo sci club Chamolè. Ma solo. Del resto rimaniamo forse l’unico sport che va in netta controtendenza con tutti gli altri. Mentre le altre discipline non vivono più l’età come limite, noi appaiamo ancora schiavi della carta d’identità. E sembrano poi non servire a nulla gli esempi dei Fill, dei Moelgg e dei Thaler. Gente che primeggia e ha primeggiato in Coppa del Mondo. Non quattro scappati di casa. Vaghi è a pieno titolo un #InossidabileSenior, uno che ha passione, lotta e si distingue. Lo abbiamo visto combattere in Coppa Europa a Santa Caterina Valfurva, in combinata è stato il migliore italiano. Ma è vecchio, è non si può più invertire in questo giovanotto milanese di Bovisio Masciago.
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