Quando meno te lo aspetti, quando non ci credi più, quando la speranza via via svanisce. Con l’acqua alla gola, al gancio, con l’ultima carta in mano da giocare, quando non ti puoi più permettere di sbagliare. E allora eccolo, arriva lui: Razzo. Redivivo, risorto, rinato. Abituato alla precarietà, all’instabilità, alle lodi certo ma anche alle critiche. Giuliano Razzoli è tutto. Trionfi e momenti bui, altare e polvere, gioia e lacrime. E’ Il Razzo di Minozzo, l’olimpionico di Vancouver, vittorie e podi in Coppa del Mondo. Razzo, campione imprevedibile, indomabile guerriero dalle 34 primavere. Nella notte magica di Madonna di Campiglio osannato un’altra volta.
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