Ci sono momenti che ti fermi e ti soffermi. Guardi da dove sei arrivato. Ti rendi conto che oltre ad essere fiero di quello che hai fatto con impegno e dedizione, devi dire grazie a chi ti ha dato una mano in questo viaggio. Fra i primi che ho conosciuto c’è ad esempio Luca Moretti. Moro l’ho incontrato a Bormio durante la rassegna di Coppa del Mondo insieme all’amico comune Marco Pastore di Dainese. Gareggiava con l’Esercito lo slalomista livignasco e poco dopo fu inserito nella squadra nazionale. Trasferte in Coppa Europa e Coppa del Mondo, allenamenti ed eventi. Spesso insieme, spesso con il mitico team delle porte strette capitanato da Giorgione Rocca. Moro dopo poco lasciò l’attività agonistica e per un breve periodo fu inserito nello staff tecnico della squadra A. Quindi l’avventura con l’azienda di promozione turistica di Livigno di cui oggi è l’indiscusso presidente. Dinamico, brillante, capace di relazionarsi con efficacia. Una figura che sarebbe utile proprio oggi nell’alto livello azzurro delle discipline tecniche che tribola a trovare anima e risultati, ma queste doti le ha portate con lungimiranza e sapienza nell’avventura a Livigno, una delle località d’eccellenze del turismo mondiale. Insomma, Moro è uno che vale.
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