Lo skiroom è l’officina, il cantiere, il laboratorio. Gli skiman ci passano ore ed ore a sciolinare, affilare, limare, avvitare. Lo skiroom è una seconda casa, per certi verso lo spogliatoio per usare un termine calcistico nel termometro dell’affiatamento e del fare gruppo. Qui transitano gli addetti delle aziende per portare uno scafo, una piastra, una vite mancante. Qui ci passano i tecnici per dialogare e confrontarsi in merito alla preparazione del materiale. E qui ci capitano anche sovente gli atleti per le ultime valutazioni. Ad Adelboden abbiamo incontrato Fabio Maxenti, valtellinese di Morbegno, skiman Nordica di Alex Vinatzer. Gli ultimi dettagli, gli accorgimenti finali. Fabio è l’angelo custode di Vino, perchè questo è anche il ruolo dello skiman. E si. Fabio non prepara solo gli sci, non controlla esclusivamente il set-up, non parla solo di lamine e sciolina, di temperatura della neve e di additivi. Ma è anche un consigliere di fiducia, a volte uno psicologo con cui l’atleta si sfoga sapendo di incontrare un porto franco, una dama di compagnia anche per certi versi, spesso l’autista con cui insieme girano in lungo e in largo mezza Europa. Domani sul Chuenisbärgli Fabio Maxenti e Alex Vinatzer saranno ancora insieme per un’altra battaglia.