Classe ’95, valtellinese di Santa Caterina Valfurva. Uno di quelli che se era nato cinque o sei anni fa sarebbe filato via dritto in squadra nazionale junior. Un Senior Matteo, ma uno di quelli da farci un monumento, una bandiera degli #InossidabiliSenior. Gareggia e lotta, si infila ancora il numero per passione, per quel desiderio irrinunciabile di sentirsi vivo grazie all’agonismo. In uno sci dove gli atleti spesso non ultimano la categoria junior per intraprendere altre strade, Confortola è uno di quelli che ha scelto di continuare a sfidare il cronometro senza paure, ansie, timori, senza sentire il peso del giudizio del sistema dello sci di oggi che non riesce a sdoganare il messaggio dei Senior. Matteo Confortola non scia e basta, non è solo atleta. La sua vita si diversifica, si sdoppia, non c’è solo il cancelletto di partenza. Ma nonostante questo dimostra di poter essere vicino ai primi in gare di livello come il Gran Premio Italia. I Senior esprimono maturità tecnica e tattica che spesso nella categoria Junior non si sviluppano. Se Matteo può essere un estremo, ci sono anche tanti altri Senior che primeggiano oggigiorno senza paracadute di gruppi sportivi militari o altre realtà. Vedi Luca Taranzano e Tommaso Nardi solo per fare un esempio rispetto all’ultimo gigante all’Abetone. Insistere da Senior è un modo per trovare altre soddisfazioni, forse per iniziare ad avere soddisfazioni. Contro uno sistema trita-tutto, investire e progettate sulla categoria Senior.