#PEZDI – La vigilia nel bunker di Innerhofer fra speranze, sogni e dubbi

Un podio vuol dire tanto. Quello di Lake Louise è stato determinante per Inner: la certezza di essere tornato competitivo, la consapevolezza di poter primeggiare su ogni tipo di pendio, l’entusiasmo di cercare subito conferme. Eccoci nel bunker dell’hotel Dosses a Santa Cristina Val Gardena, o meglio, Santa Crestina Gherdëina come dicono qua i ladini. Inner appare sereno, motivato, determinato. La miscela perfetta per affrontare la due giorni gardenese di Coppa del Mondo: prima il superG, poi la discesa per mettersi nuovamente in mostra, cercare quella regolarità che manca, puntare ad una striscia positiva di risultati iniziata in Canada. Christof ci crede, lo sa che può sempre graffiare, lasciare il segno. Del resto ha cinque medaglie al collo fra mondiali e olimpiadi, oltre che i podi e i successi in coppa del mondo. Ma ha anche buttato via tante altre occasioni, sciupato sul più bello prestazioni sfavillanti. Speranze, sogni e dubbi allora nella notte ladina della vigilia… 

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