Il circo bianco è ferito. Restrizioni, restringimenti, limitazioni, barriere, regole rigide, ferree, fino a poco tempo fa assurde. Ma la pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere, il lavoro e anche lo sport. Il circo bianco senza pubblico, una Coppa del Mondo dimessa. Ma lo sport di alto livello è lavoro, è una professione, così è giusto andare avanti. Santa Caterina Valfurva è un deserto. La neve cade ininterrottamente da due giorni: luce piatta, quasi buio. Senza pubblico, pochissimi giornalisti e fotografi, in generale tutto sottotono. E anche l’entusiasmo è ridotto al lumicino. Mascherati, distanzianti, quasi non ti riconosci nemmeno. Tutto ai minimi termini insomma. Difficile, quasi impossibile vedersi, incontrarsi, confrontarsi. L’unica luce, l’unico segnale positivo arriva dai ragazzi, dalle loro traiettorie sotto la neve che cade copiosa, dallo loro battaglia sugli alpeggi gelati della Valfurva.