Da Milano a Stoccolma, ecco Sundsvall. Aspettando il collegamento per Östersund, nel centro di Sundsvall, città svedese di 50.000 abitanti che si affaccia sul Golfo di Botnia di fronte alla Finlandia, c’è una pista di ghiaccio per pattinare e giocare a hockey. Fra la cartellonistica scorgo «City Gross». Dovrebbe essere una catena di market, ma poco importa. Gross, e si, guarda un pò. Stefano Gross, una delle punte azzurre che domenica darà battaglia per una medaglia iridata ai Mondiali di Åre. Una scritta non casuale, quasi premonitrice, un cartello che ricorda la missione svedese. I miei Mondiali insomma, a fianco della #SerraArmana, a fianco di Manni Moelgg, Sabo Gross, del Razzo di Minozzo, del giovanotto di belle speranze Vino Vinatzer. Abbiamo seguito la rassegna iridata svedese. La velocità con Andrea Chiericato in prima linea sul campo che mi passa il testimone per le discipline tecniche. Per la battaglia del gigante e dello slalom, dove partiamo sicuramente non favoriti ma con senatori e giovani leoni uniti in una miscela agguerrita per far bene. Gross è uno di questi, una pezzo da novanta. «Gross City» c’entra eccome in questo pomeriggio scandinavo di trasferimento ancora più a nord. Si apre la seconda fase dei Mondiali. Domani l’atteso gigante donne (attenzione al tridente delle meraviglie Sofi-Fede-Marta), poi tocca alla #SerraArmada nel gigante. E quindi gli slalom, domenica con i ragazzi in cerca di gloria. Gross sta lavorando sodo per inseguire quella forma che stenta a tornare dopo l’infortunio di inizio stagione. Tuttavia qualche segnale si è già visto… aspettiamo fiduciosi allora. Intanto tutto è pronto per la seconda fase del Mondiale.
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