Non si è mai tirato indietro. Quando vince, quando perde. D’altronde il carisma e il prendere posizione, il pensare con la propria testa e sostenere le proprie idee lo caratterizzano. E forse reso scomodo. Al termine del gigante iridato, si è catapultato nella finish area di Åre a spiegare, motivare, confrontarsi. E anche ascoltare. Amarezza e delusione. Ma anche voglia di riscatto, di ripensare, reinventare, sopratutto finalmente progettare. Intanto non ho ancora capito perché il momento difficile dei gigantisti azzurri diventa un caso solo quest’inverno. Oltre due anni senza un podio, tre anni fa il penultimo. Ma il caso è scoppiato solo questa stagione, e già dopo poche gare. Sembra quasi che il responsabile del fallimento di due anni, non solo del gigante, ma anche dello slalom, abbia un unico nome. E’ vero, la situazione preoccupa, il futuro è sicuramente incerto. Tuttavia Alessandro Serra, Capitan Futuro, guarda avanti e non molla, convinto che la squadra con in testa De Aliprandini possa finalmente finalizzare. Sarebbe una bella vittoria. Una soddisfazione. Per tacciare chi rema contro, malelingue e serpi in seno. La stagione non è ancora finita. Forza ragazzi!
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