Del SAI, oltre all’ormai celebre ricorso della sezione di Roma che ha portato al commissariamento della Federazione, ricordavamo un interessante convegno sul doping. Oggi lo Sci Accademico Italiano ha invece organizzato l’attesissimo convegno ‘La FISI al servizio degli affiliati’ nella prestigiosa sede del quotidiano il Sole 24 Ore, a Milano. L’appuntamento era alle 15. La grande sala si è quasi riempita, con in prima fila quasi tutti i protagonisti recenti e passati della vita federale, candidati ufficiali, ‘papabili’ alla presidenza della FISI e protagonisti degli sport invernali. Alcuni nomi? Gaetano Coppi, Lorenzo Conci, Anastasia Cigolla, Lamberto Gancia, Marcello Varallo, Stefania Demetz, Antonio Noris, Carmelo Ghilardi, Alessandro Falez, Luciano Magnani. A fare da ‘grand commis’ il presidente del SAI Nazionale, Giovanni Ceschi, che ha spiegato lo spirito dell’incontro «costruttivo dopo la verifica di legalità fatta dal SAI Roma, perché non siamo cospiratori ma vogliamo fare vincere i programmi prima delle persone». Sul palco anche Pierangelo Molinaro della Gazzetta dello Sport, Maurizio Bonelli, presidente dell’Amsi, e Aldo del Bo’ del DSI. Il SAI ha analizzato la situazione della FISI proponendo degli spunti su quello che è oggi la Federazione (supportati dai numeri) e su quello che potrebbe essere. Spunti dati in pasto al folto pubblico per una discussione. Sono stati dei veri e propri ‘stati generali’ della rifondazione federale. Numerosissimi gli interventi che per quasi tre ore hanno riempito di idee e proposte questa insolita assemblea. Gli argomenti più dibattuti sono stati quelli della valorizzazione della base ma anche del tesseramento e di come dare più valore all’affiliazione e aumentare il numero di tessere. Non sono mancati appelli a cambiare lo statuto in senso più democratico (si è parlato anche di televoto) e proposte per raccogliere più fondi. Proprio su questo ultimo argomento e su come rendere più appetibile’ agli sponsor ed efficiente la FISI si sono concentrati gli interventi di due personaggi più volte indicati come possibili candidati, Falez e Gancia. Conci, unico candidato ufficiale, invece, ha insistito sull’impoverimento del ruolo del consiglio federale, ritornando sulla questione del tesseramento, che dovrebbe essere diversificato per venire incontro alle esigenze dei diversi frequentatori della montagna.
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