Dominik lavora agli ordini di Schnitzer: «Cerco più continuità»
Più definito, sempre possente, ugualmente potente. Sicuramente veloce, carattere e mentalità da vincente, grinta da campione e umiltà da fuoriclasse. E’ dell’89 come carta d’identità, ma per risultati ed esperienza, per testa e convinzione, sembra Didier Cuche o Bode Miller. O poco ci manca. E’ Dominik Paris, punta di diamante della squadra di velocità azzurra. Domme ci sta dando dentro con il lavoro a secco. Se ne sta nella sua Val d’Ultimo a ricaricare le batterie, a lavorare sodo atleticamente agli ordini del fedele Matthias Schnitzer, a programmare un’altra stagione agonistica. Dopo le vacanze in Thalilandia ed in seguito ai test atletici a Olgiate Olona in Mapei e al raduno a Novara con la federazione pesi, si sta concentrando sulla preparazione atletica. Eccolo il campione azzurro.
LAVORO ATLETICO – «Una esperienza significativa quella con la federazione pesi. Ho imparato i trucchi del mestiere, è stato davvero utile. Ora ho ripreso con la preparazione atletica con Matthias Schnitzer. I frutti iniziano a vedersi, sono contento di come sta procedendo il lavoro. In primavera e in estate è fondamentale la preparazione volta alla resistenza, alla forza, agli equilibri. E’ utile, indispensabile, dal momento che fino ad agosto sciare non è così costruttivo ed efficace. Ho sempre fatto così e vado avanti così. Riprendo con la squadra a fine luglio a Zermatt, prima di iniziare a fare sul serio in Cile», fa sapere Paris.
VOGLIA DI REGOLARITA’ – Dominik guarda al futuro: «E’ ancora presto, le gare sono lontane. Tuttavia voglio partire forte come lo scorso anno, ma cerco più regolarità, più continuità. Fare podio e vincere in tutto l’arco dell’inverno, questo è il mio grande obiettivo».
NUOVI STIMOLI CON IL NUOVO STAFF TECNICO – Chiude il forestale altoatesino in merito al nuovo team che non avrà più Gianluca Rulfi come responsabile ma Alberto GhidonI (e Massimo Carca DT con occhio di riguardo alla velocità): «Squadra nuova? Si, molti elementi sono cambiati. Ho vinto con il vecchio staff, voglio continuare a primeggiare con questi nuovi tecnici. Una bella esperienza prima, ma è giusto cambiare dopo qualche anno. Motivazioni nuove, entusiasmo rinnovato».