L’Austria rialza la testa dopo la discesa olimpica. Nel superG di Pyeongchang 2018 arriva la splendida medaglia di Matthias Mayer, già campione olimpico a Sochi in discesa. Mayer pennella i pasaggi più tecnici ed è scorrevole nei tratti dove è necessario essere più leggeri: una vittoria stratosferica contro una serie di rivali che hanno lottato fino all’ultimo centimetro sulla Jeongseon. Comandava il solido Kjetil Jansrud prima della discesa di Mayer. Il vikingo, argento in libera, viene spinto prima al secondo e poi al terzo posto. Il velocista scandinavo chiuderà terzo a 18 centesimi a dimostrazione che i primi sono davvero attaccati oggi.
ARGENTO FEUZ – Secondo arriva Beat Feuz: lo svizzero, bronzo in discesa, è abile nei tratti più tecnici e chiude davvero vicino all’austriaco. Sono 13 i centesimi che separano i due. Qurato ecco il francese Blaise Giezendanner che stava sfiorando il copaccio: conclude a due decimi dal bronzo. Quinto il campione olimpico della discesa Aksel Lund Svindal, sesto l’austriaco Vincent Kriechmayr.
PARIS SETTIMO – E L’Italia? Arranca sulle nevi della Corea del Sud. Ci mettono sempre qualche errore di troppo i nostri e soprattutto non riescono a fare velocità come i primi della classe, a essere scorrevoli, a mollare gli sci dove sono meno esigenti le pendenze. Neanche Dominik Paris, solitamente maestro in questo, trbola: termina settimo a 74 centesimi. Arranca lo squadrone azzurro di Alberto Ghidoni che oggi aveva tracciato il superG olimpico. Già durante la stagione Paris non sembrava brillante nel senso della regolarità e anche sulle nevi asiatiche non è riuscito a mettersi in mostra. Rimane il più forte dei nostri in questa spedizione olimpica che per la velocità non ha visto medaglie. Tuttavia non può bastare il quarto posto della discesa. Peter Fill partito per primo, deraglia. Christof Innerhofer sembra veloce nel primo rilevamento. Sembra. Finisce sedicesimo a 1.46: lontano dalle medaglie e a fare i complimenti a Mayer accasciato per terra. Come sono lontani i fasti russi a cinque cerchi. Peccato. Matteo Marsaglia, che ha sostituito Emanuele Buzzi, termina ventesimo a 1.67. A chiudere la top ten del superG olimpico dopp Paris ecco ottavo il tedesco Andrea Sander, nono il canadese Dustin Cook e decimo lo sloveno Bostjan Kline. Si chiude così la prima parte delle Olimpiadi coreane: adesso tocca alle discipline tecniche con gigante e lo slalom. Infine il Team Event.