Una giornata infinita. Neve, nebbia, bufera. E rinvii. Ma nessuno ferma Marco Odermatt. E’ vero, lo svizzero ha rischiato nella seconda manche. Fa fatica a tenere a bada il rimontante Zan Kranjec che risale dall’ottava posizione. Scende ancora la nebbia quando il fuoriclasse elvetico attacca la Ice River per la seconda volta. Poteva essere una maledetta giornata per lo svizzero: dopo la debacle del superG stava sfuggendo l’oro, proprio a lui che ha dominato la stagione del gigante. Ma proprio nel muretto finale Odermatt non ha più perso terreno dallo sloveno e così lo ha regolato mettendoci 19 centesimi in meno a tagliare il traguardo a cinque cerchi. Loro due hanno fatto proprio la differenza. Infatti il campione del mondo Mathieu Faivre chiude addirittura a 1.34: il francese conquista comunque un eccellente bronzo, anche se Marco e Zan oggi sulle nevi olimpiche cinesi sono stati di un altro pianeta. Quarto a 1.60 lo statunitense River Radamus. In quinta piazza ancora Francia: ecco Thibaut Favrot ed Alexis Pinturault che recupera dalla piazza numero undici. A chiudere la top ten Gino Caviezel, Henrik Kristoffersen che scivola dal quarto psoto, la sorpresa andorrana Joan Verdu e Filip Zubic.
PECCATO LUCA… – Peccato davvero per Luca De Aliprandini. Sesto dopo la prima sessione, Finferlo parte con solo 49 centesimi da Odermatt. Ha avuto margine nella prima, sta bene, si poteva fare, ci credeva. Invece non entra mai nel ritmo gara e dopo poche porte deraglia clamorosamente dalla Ice River. Che disdetta. Era arrivato competitivo per lasciare il segno a Yanqing l’azzurro, lo ha ripetuto il dt Roberto Lorenzi anche alla vigilia, invece niente da fare nella seconda run. Tommaso Sala ed Alex Vinatzer erano usciti nella prima manche. Manca lo slalom è vero, ma fino ad oggi il bilancio è sicuramente negativo per la formazione azzurra dello sci alpino ai Giochi di Beijing 2022.