Norvegia-Svizzera, la sfida questa volta si sposta sulla pista dei Mondiali e sono queste le nazioni a comandare le operazioni dopo la prima manche del gigante maschile iridato di Saalbach. Sotto una leggera nevicata, che non sta compromettendo la gara, è Timon Haugan a far registrare il miglior tempo. Di un nulla rispetto all’elvetico Loic Meillard che ha fatto una prima manche eccezionale ed era al comando. I due atleti sono separati da soli due centesimi, pressoché nulla: si ripartirà praticamente alla pari nella seconda manche, dove cercherà l’accelerazione vincente Marco Odermatt, partito forte, poi non così preciso nel terzo settore dove ha fatto segnare solo l’undicesimo tempo.
Il dominatore del gigante non è al comando, ma è comunque terzo a 24/100 dalla medaglia d’oro, incalzato a 45/100 dall’altro norvegese Alexander Steen Olsen. Ma a Saalbach sarà una seconda manche incertissima perché sono molti altri gli atleti in lizza per una medaglia. C’è pure l’austriaco Raphael Haaser, partito con il 22 e ottimo quinto a 62/100 dalla vetta. E c’è anche l’Italia con Luca De Aliprandini che ha fatto una più che positiva manche ed è sesto a 63/100. «Siamo tutti vicini – sono le parole di De Aliprandini a metà gara – sei decimi su una pista così lunga fanno presto a cambiare. Ho fatto una manche discreta, dopo due giorni in cui sono stato costretto a letto per un attacco influenzale. Sono abbastanza contento della mia prova: la neve non è male, specie in fondo. Era una manche da sciare, senza particolari punti critici: credo che il mio sia un buon punto di partenza in vista della seconda manche». Il decimo della classifica, il francese Thibaut Favrot, si trova a 99/100.
Indietro Alex Vinatzer, ventunesimo tempo a 2″13, opaca prestazione anche per Lucas Pinheiro Braathen, diciannovesimo, sbaglia in modo pesante e getta via un’altra gara Filippo Della Vite, che accusa tre secondi. Giovanni Franzoni è 24° a 2″75 di distacco.