Nicolò Sertorelli fra Supersci Milano, turismo e impegno istituzionale

Aprono gli impianti a Bormio ed entra nel vivo anche l’attività dello sci club Supersci Milano. Bormio infatti è il quartier generale del sodalizio diretto da Nicolò Sertorelli, 42 anni, bormino doc (laureato in Giurisprudenza a Milano) come la sua famiglia che è una delle più significative in questo angolo di Valtellina. «Il Supersci è essenzialmente strutturato sulle esigenze dei cittadini, in particolare dei milanesi. Così sfruttiamo sempre e comunque i fine settimana, i ponti e le vacanze scolastiche tradizionali, concentrando il lavoro in questi periodi. Se lo Stelvio è la base estiva, appena apre Bormio e in generale le stazioni dell’alta Valtellina spostiamo qua la nostra attività», fa sapere Nicolò Sertorelli. Se il presidente è Nicola Toppan e lo staff tecnico è composto da Riccardo Toppan (Superbaby), Marco Sassella, Gabriella De Martino (Pulcini), Tommaso Biraghi (Children) e Gianluca Martinelli (Giovani), è Nicolò, che si occupa anche dei Childrem, il faro del Supersci. Anima e corpo ci mette Niccolò, come in tutte le altre attività. «L’agonismo è priorità certamente, ma l’aspetto del coinvolgimento e della socialità rimangono determinati. Questo messaggio deve essere importante, altrimenti ogni politica sportiva sfocia nell’esasperazione. Io credo che lo sci club deve fare il suo, per il resto ci sono altre strutture indicate ad allenare eccellenze già in categoria Giovani. Esempio, guardate Francesco Gori? E’ cresciuto con noi ed è entrato in nazionale, ma il salto l’ha fatto con Corrado Castoldi appoggiandosi ad un’altra struttura».

Sci agonistico e non solo nella vita di Nicolò Sertorelli, anche se la sua famiglia è stata davvero sugli scudi. Giacinto Sertorelli fu argento in libera alla prima rassegna iridata, i Mondiali di Chamonix nel 1936, e smorì schiantandosi proprio in gara due anni dopo a Garmisch: oggi un passaggio della mitica pista Stelvio di Bormio, il Canalino Sertorelli, è intitolato proprio a lui. E suo zio Egidio Sertorelli, oggi albergatore a Cervinia, è stato allenatore della squadra nazionale azzurra.

Nicolò con il Sindaco

Club e scuola Sci. La Scuola Sci Sertorelli, diretta da papà Antonio, lo vede praticamente impegnato a coordinare l’attività di una ventina di maestri. Scuola Sci che per certi versi è anche il vivaio del Supersci. E poi l’attività turtsitsica con l’elegante Mublè Sertorelli situato nel centro storico di Bormio che dirige con la sorella Maria Luisa. E da ultimo, come quadratura del cerchio, l’impegno istituzionale. «Faccio parte del consiglio comunale di Bormio nell’amministrazione diretta dal sindaco Silvia Cavazzi e mi occupo di turismo insieme all’assessore Samanta Antonioli e al mio collega consigliere Dario Da Zanche. Gli obiettivi? Sono tanti, in primis è tenere alto il nome di Bormio nell’eccellenza dell’offerta turistica, a maggior ragione in questi anni che vanno in direzione dell’Olimpiade 2026. Giochi come sport certo, ma anche come veicolo di promozione del territorio». 

Maria Luisa e Nicolò

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