Nani: 'Bene, ma c'e' ancora molto da fare'

Per il numero uno azzurro del gigante l'ultima settimana a Ushuaia

Si avvia alla conclusione il raduno dei gigantisti azzurri. Poco meno di dieci giorni al rientro in Italia e per il nostro numero uno della specialità, Roberto Nani,  ecco gli ultimi atti di questo importante lavoro sulla neve.

LA PAROLA A NANI – Ma sentiamo il livignasco: «Sto lavorando sodo, adesso la stanchezza inizia a farsi sentire. Nella prima parte del periodo argentino le condizioni della neve non erano ottimali, forse anche per questo motivo non ho avuto sempre sensazioni buone. C’è ancora da lavorare, da testare, da approfondire. A volte faccio fatica a trovare il giusto ritmo in gigante, gli spazi più idonei, ma sono mie sensazioni perchè il cronometro spesso mi darebbe anche ragione a dire la verità. In slalom ho visto invece dei progressi, in gara al Cerro Castor quando sono uscito ero a poco più di mezzo secondo da Dopfer che poi ha vinto. Chi mi ha stupito in maniera particolare? Come squadra i tedeschi, come singolo Hirscher. In slalom è sempre più solido».

 

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