Nadia Fanchini: 'Un bel lavoro a Ushuaia'

La bresciana racconta la sua trasferta da aggregata alla squadra maschile

Ultime due giornate di lavoro sugli sci per Nadia Fanchini e Federica Brignone, da fine agosto in Sudamerica, esattamente in Argentina, a Ushuaia, Terra del Fuoco, per allenarsi in gigante (soprattutto) e poi anche in superG (entrambe), slalom (Federica) e magari con qualche giro di discesa (Nadia) aggregate anche alla squadra maschile italiana. Un’esperienza nuova, utile, unica, con tanta collaborazione fra il mini-gruppo di Magoni e il team azzurro e anche con atleti stranieri presenti in loco, visto che le nostre due portacolori hanno potuto persino fare alcuni giri di superG niente meno che con gli ultimi due campioni olimpici della disciplina, i norvegesi Svindal (oro a Vancouver 2010) e Jansrud (Sochi 2014), come si può notare anche dalla foto. 

FANCHINI – Vista l’eccezionalità della situazione, abbiamo sentito Nadia e Federica per sapere da loro le sensazioni direttamente dalla Patagonia. La bresciana di Montecampione, nella scorsa stagione la migliore gigantista azzurra in Coppa del Mondo, 4a ai Giochi Olimpici tra le porte larghe, sta ritrovando la condizione migliore dopo una piccola pausa ‘forzata’, dovuta a qualche esame non perfettamente a posto (nulla di grave). Deve solo gestirsi bene con i riposi e non forzare sempre al 100%, è ancora presto, anche per le sue ginocchia più volte operate. 

PAROLA A NADIA – «E’ andato tutto molto bene – ci dice proprio Nadia -, perché pur non trovando sempre condizioni buone, il lavoro portato a termine è stato tanto e positivo. A volte, soprattutto all’inizio, abbiamo sciato anche sotto la pioggia o con neve che ‘spaccava’ presto, quindi limitandoci nei giri, ma comunque restando sempre sugli sci, tutti i giorni, riposi a parte. A proposito. Io ho effettuato due giorni di pausa, uno in più di Federica, per tenere sotto controllo tutto, ginocchia e fisico: l’idea era di sciare i primi 4 giorni, infilare in mezzo subito una pausa, poi altri 5, nuovo riposo, e chiudere con le ultime cinque giornate. Così sta andando. Inizialmente ho fatto un po’ di fatica, è normale, anche perché ero stata ferma qualche settimana. Sento che potrei/vorrei dare di più, ma non riesco, mi manca ancora un po’ di allenamento. Per ora va bene, in ogni caso, non sono preoccupata, non sto sciando proprio alla grande, cresco pian piano, di giorno in giorno, ma con il cronometro sono lì sempre vicina e quindi le impressioni restano positive. Con le mie ginocchia e i miei acciacchi, questi 15 giorni sugli sci si dimostrano utilissimi. Ora concluderò il tutto dedicandomi alle discipline veloci, soprattutto facendo un po’ di discesa con le mie compagne arrivate da poco». 

IL RACCONTO DEL VIAGGIO-ODISSEA ROMA-USHUAIA

 

 

 

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