Brignone: «Bella rimonta, ma sono nera per la prima manche»
Il secondo podio stagionale in gigante (dopo il terzo posto di Brignone ad Aspen); sette atlete qualificate alla seconda manche su nove; sette a punti e tra le prime 17; il primo risultato nella top10 per la 19enne Marta Bassino (ma è solo l’inizio). Insomma, c’è da tanto da raccontare per l’Italia di Livio Magoni dopo il gigante di Aare. Sentiamo Nadia e Federica Brignone.
NADIA FANCHINI – «E’ troppo bello – dice Nadia Fanchini alla F.I.S.I. -, dopo tutto quello che ho passato in questi anni essere riuscita a fare podio in tre diverse discipline è una soddisfazione enorme. E’ stato un sacrificio continuo e anche oggi non stavo benissimo. Ho dovuto prendere degli antidolorifici, perché mi facevano male le ginocchia, e mi sono detta ‘Cosa posso fare? C’è ancora una manche! Come ce la posso fare?’ Poi sono andata al cancelletto e sono partita con tutta la forza che avevo. Non volevo un altro quarto posto ed eravamo tutte molto vicine in classifica. Se volevo il podio non potevo dormire e ho spinto al massimo. Ho recuperato anche quattro decimi alla fenninger che scia con una sicurezza e una consapevolezza che le altre non hanno. Sonio davvero molto contenta. Il gigante era una partita aperta da tantissimo tempo per me – prosegue Nadia – già a diciott’anni ero in primo gruppo, ma non sono mai riuscita a concretizzare perché ce n’era sempre una. Ora finalmente ce l’ho fatta e dedico questo podio a Devid (Salvadori, ndr), il mio fidanzato, perché mi ha sempre supportato e ha sempre creduto in me».
FEDERICA BRIGNONE – «Contena per la seconda manche, ma nera per la prima. Ho fatto una bella rimonta, sì, la neve era strana e soprattutto non ho avuto sensazioni buone a metà gara. Sono contenta per tutta la squadra, vorrei chiedere a chi ci ha dato delle principianti cosa ne pensa, oggi… Mi bruciano quei 4 centesimi dal podio, come a dicembre, ma lo sci è così e dovevo sciare più forte!».