Emilia Mondinelli: «Ad Åre i primi punti e non volevo gareggiare. Rossetti? Dispiace tanto»         

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L’infortunio di Marta Rossetti, fuori tutta la stagione, è una botta tremenda da assorbire per un gruppo molto unito. Quanto meno c’è chi dagli infortuni è già rientrato, ma solo ora ha passato un’estate tranquilla e piena di lavoro. Come Emilia Mondinelli, classe 2004, nata a Brescia, ma cresciuta da sempre ad Alagna Valsesia (Vercelli). A marzo la piemontese ha trovato i primi punti di Coppa del Mondo e soprattutto fiducia per l’imminente stagione.

Emilia, come sta?
«Praticamente sono tornata al punto in cui ero prima dell’infortunio. Anzi, ho iniziato un lavoro speciale con una nutrizionista, quindi riesco persino a incrementare un po’ la massa muscolare e ne sono davvero felice. La mia estate è stata molto bella, con tanto allenamento in palestra inframmezzato da lavoro in pista che mi è servito per fare un po’ di esercizi o ritornare comunque alle basi. E’ stato davvero molto utile, soprattutto per il test dei materiali: ne stiamo provando davvero tanti e stiamo provando pure nuovi scarponi. Ovviamente è tutto un evolversi, quindi poi le scelte definitive le faremo a ridosso delle gare. Però rispetto all’anno scorso ho molto più tempo per lavorarci, per capire meglio e con il mio skiman stiamo davvero studiando tutto nei minimi dettagli. Anche atleticamente mi sono allenata di più: nella scorsa estate praticamente stavo imparando ex novo a fare tutti i movimenti, a correre, a piegare il ginocchio, invece con l’aiuto di mio fratello, preparatore atletico, ho fatto un bello step avanti e mi sento fisicamente molto tranquilla ora».

Che bilancio fa della scorsa stagione?
«Sicuramente è stata molto difficile, sono anche tornata nel momento… peggiore, nel senso che le altre compagne erano già in forma per le gare e soprattutto già in mezzo alle competizioni, e quindi è stato un lungo rincorrere. Ho fatto veramente fatica, pensavo di non riuscire più a tornare in forma, vedevo poco la mia squadra e per questo mi sono allenata tantissimo con mio fratello a San Sicario. Infatti i primi punti di Coppa raccolti non me li aspettavo ad Åre, perché nemmeno volevo partecipare a quella gara. Ero un po’ in crisi. Ho dato tutta me stessa e alla fine è andata bene. Sono felice, ma è stata comunque una delle stagioni più difficili della mia carriera».

Emilia Mondinelli ©Agence Zoom

Come si trova con team, allenatori e compagne?
«Una delle squadre migliori in cui io sia mai capitata, credetemi. Gli allenatori sono bravi tecnicamente, ma proprio empatici, che probabilmente è una caratteristica decisiva. Con le ragazze formiamo un bel gruppo, sono tutte persone meravigliose. Anche nei momenti di difficoltà le atlete più esperte sono sempre state super carine con tutte e devo dire che sono felice che ci sia questo ambiente tra noi ragazze, perché non è così scontato…».

Quando si subisce un infortunio come si vivono quei momenti? C’è la paura di non tornare più forti come prima?
«Ma no, in realtà non ho mai pensato all’ipotesi di non tornare più in forma come prima. Ho semplicemente staccato la mia testa dal mondo dello sci, nemmeno volevo pensarci. Volevo solo stare bene fisicamente. Sì, ovvio, contavo i mesi per tornare sulla neve, ma non era un’ossessione anche perché altrimenti avrei vissuto quel periodo troppo male. E quindi mi sono concentrata sulle piccole cose della vita, ho conosciuto tante splendide persone, per esempio in Hastafisio, ad Asti, dove ho completato la riabilitazione (c’era stata anche Federica Brignone, più volte, in passato, NdR). Un’esperienza nuova: sei mesi da persona normale. E nonostante il periodo fosse negativo, diciamo, ho avuto accanto a me persone talmente meravigliose da farmi trascorrere comunque bene quei momenti».

Emilia Mondinelli
Emilia Mondinelli ©Pentaphoto

Obiettivi per la prossima stagione?
«Sciare serena, tornare, stare bene. Ovviamente ci sono le Olimpiadi in casa, è un sogno per tutte, ma ci penserò eventualmente se e quando arriveranno. Non voglio focalizzarmi solo su quello, non ora: ci sono tantissime gare di Coppa del Mondo che voglio fare bene. Gara dopo gara vorrei riuscire a sciare come so fare quando sono in forma e vedere cosa arriva».

Purtroppo, mancherà un punto di riferimento come Marta Rossetti…
«Ovviamente è stato bruttissimo, anche perché io e Bea Sola eravamo proprio lì quando è successo. Cioè due che sanno bene cosa vuol dire tornare dopo quello stesso infortunio. Ci dispiace tantissimo, una compagna brava, simpatica, molto gentile con tutte noi. In più sembrava davvero molto in forma. Speriamo che torni ancora più forte».  

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