Michele Vivalda del Sestriere racconta il suo gesto di fair play: «Ho fatto una cosa normale»

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Oggi al Memorial Fosson l’atleta del Sestriere Michele Vivalda ha fatto una buona prova nel gigante Allievi. Quarto dopo la prima manche, Vivalda ha chiuso settimo nella gara vinta da Ascanio Simoni del 18. Dopo la gara, il giovane del Sestiere ha detto a Race che la sua stagione sta andando «abbastanza bene, è un po’ che tribolo perché sto crescendo molto in statura negli ultimi mesi». Nella giornata di ieri, Vivalda era riuscito a portarsi a casa il primo dei due slalom Allievi.

Con lui abbiamo fatto un passo indietro e ci siamo fatti raccontare la storia dietro al gesto divenuto virale sui social negli ultimi giorni, al punto che il presidente federale Flavio Roda ha mandato una lettera di apprezzamento al suo sci club. Racconta Vivalda: «Eravamo alle finali nazionali del Trofeo Pinocchio, seconda manche dello slalom. Dopo la prima ho chiuso decimo, o qualcosa del genere. In seconda sono arrivato primo: teoricamente avrei vinto la seconda manche», mica male. Eppure, nei video post-gara Vivalda ha «visto il piede un po’ vicino al palo. Ho pensato: “Meglio se questo video lo guardo meglio”. Mi sono messo ad analizzarlo con Giurda, il mio allenatore, Alessandro Giordano, e subito a lui non sembrava. Mi fa, scherzando: “Sei pazzo?”. Io gli ho detto di andare a guardare una porta specifica, quella su cui avevo un dubbio. Ed effettivamente lì avevo inforcato».

Col telefonino in mano, Vivalda si è recato dai giudici di gara e ha fornito la prova per la sua stessa squalifica. «È stata una cosa naturale, normale. Ho fatto ciò che andava fatto».

 

Il meteo non ha aiutato a individuare l’inforcata. Continua Vivalda: «Era bruttino, magari chi ti partiva davanti aveva il sole e tu partivi con la nebbia. Insomma, non c’era bellissimo, forse nessuno l’ha notata anche per questo». Dopo questo bel gesto, Vivalda comunque non si aspettava granché: «al massimo i complimenti dei giudici di gara, e basta. Penso di aver fatto una cosa normale, che andrebbe sempre fatta».

Il seguito e la viralità della lettera di Roda sono stati del tutto inattesi per Vivalda. «L’ho presa bene anche perché non mi aspettavo nulla», conclude con un sorriso il classe ’09 del Sestriere.

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