Melesi, un talento da salvaguardare

Roberta unica esclusa dal giro azzurro giovanile

Roberta Melesi è stata l’unica atleta esclusa dalla squadra nazionale B e dalla C (Tatiana Nogler Koster infatti si è ritirata). La lecchese di Ballabio, classe ’96 e con ancora due anni belli e buoni davanti nella categoria Giovani, ha trascorso un biennio in azzurro. In passato prima il Lecco, poi il Radici, quindi la squadra azzurra. Non giriamoci intorno: Roberta ha fatto fatica ad esprimersi lo scorso inverno, la stagione agonistica non è stata positiva. Ma c’è un però, anzi tanti però. Roberta è stata l’unica fatta fuori dal giro azzurro e questo non è il massimo. Ha davanti ancora un biennio junior ed inoltre stiamo parlando di una atleta che fin da piccola ha dominato in lungo e in largo i circuiti mettendosi al collo medaglie tricolori, fino a vincere il titolo Giovani del gigante ancora da Aspirante.

PAROLA A TONDALE – Ha ragione Vincenzo Tondale, suo allenatore nel Lecco ai tempi delle categorie Children: «Un anno storto ci sta, è sempre stata competitiva. Roberta non è stata trattata proprio bene. Ha un grande talento e sono convinto che potrà ancora dimostrarlo. L’anno scorso ad esempio si era messa in mostra in Coppa Europa e il sesto posto nel gigante del Monte Pora è stato un risultato eccellente».

INTERVIENE BORSATTIErnesto Borsatti, direttore tecnico del Radici nonchè vicepresidente del sodalizio orobico afferma: «Forse Roberta ha pagato i cambi di staff e personale della squadra. E’ stata allenata anche da noi in questo biennio, in particolare da Alberto Losa che si prende cura dei Giovani del Radici. E’ una gigantista pura di estremo valore, ora cercheremo di salvaguardare il suo talento. La stagione non è stata positiva sia chiaro, ma un anno storto può capitare. In squadra nazionale ci sono gruppi troppo piccoli a mio giudizio, Roby poteva avere un’altra possibilità. La squadra nazionale è un obiettivo certamente, ma con i mezzi che dicono di avere e  con un personale tecnico così numeroso, dovrebbero forse curare maggiormente il rapporto con gli atleti. A volte, elemento condiviso anche da altri miei colleghi, vedo poco entusiasmo e calore. Ma noi non ci diamo per vinti e come abbiamo fatto con Roberta Midali, che ha vinto un titolo assoluto e in B fra l’altro ci poteva stare benissimo, cercheremo di tornare ad andar forte».

 

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