Per il quinto anno Fabio Maxenti presiede e coordina una piccola ma viva realtà della bassa Valtellina. Stiamo parlando della Polisportiva Valli del Bitto, che fra le varie discipline sportive come il ciclismo, si occupa principalmente di sci alpino. Il coach di Morbegno è conosciuto ai più per essere stato nel team Coppa Europa norvegese lo skiman di Lucas Braathen e in Coppa del Mondo a fianco dell’azzurro Alex Vinatzer. «Ci occupiamo di pre agonistica essenzialmente, divisa in tre fasi. Per il resto abbiamo solo due Children che collaborano con il 4 You, realtà dell’Engadina. Stiamo parlando di Arianna Senini e Ginevra Guanella», ci dice Fabio. Il Valli del Bitto punta essenziamente ai più piccoli. Ma lo spirito è completamente diverso rispetto alla linea tradizionale degli sci club.

Giusto? Sbagliato? Quello che sicuramente giusto, è dare spazio alle voci in controtendenza, che tuttavia stanno prendendo piede nella base dello sci. Continua Maxenti: «Stiamo facendo un lavoro di base, vogliamo puntare parecchio sulle capacità motorie, sulle abilità, al campo libero mille volte più che ai pali dai Superbaby fino al primo anno Ragazzi. Gare poche, servono per quello che servono a queste età. Ci sono troppe gare anche circoscrizionali, per non parlare di quelle nazionali. Ma a cosa servono tutte queste gare? Per creare illusioni? Certi risultati devono essere pesati per quello che sono. Vincere da Pulcini è anni luce lontano rispetto a diventare uno sciatore fatto e finito. Ha ragione l’ex azzurro ora dt dello Sporting Campiglio Paolo Pangrazzi quando ha sostenuto proprio a raceskimagaine.it che non devono esserci confronti nazionali a livello di Baby e Cuccioli».
L’attività preagonistica è basato sull’Academy con Camilla Nava e poi ci sono i progetti medio e avanzato con Pier Petrelli. Fabio Maxenti funge da coordinatore. Il quartier generale Pescegallo in Valgerola, la montagna di Morbegno.





