Mattia Casse ha mantenuto una promessa: salire sul podio

Il trattore ha messo il turbo. Mattia Casse ha realizzato quello che aveva promesso a mamma e papà: salire almeno una volta sul podio in una gara di Coppa del Mondo.
Ce l’ha fatta in Val Gardena, in discesa. La dedica è tutta per loro. E anche per lui stesso, vorremmo aggiungere noi, perché Mattia ha avuto la capacità di non arrendersi mai, anche di fronte alle mille difficoltà che gli si sono presentate davanti.
«Vero, non non mai mollato, ma il grazie va anche a tutti quelli che mi hanno dato la possibilità di non mollare. Era una questione di tempo».

©Agence Zoom

A 31 anni ha deciso di rimettersi in gioco, ha fatto tanti cambiamenti, compreso il materiale, si è trovato anche un nuovo staff alla guida della squadra. Maggiore consapevolezza delle proprie possibilità, e quando arrivano i risultati tutto diventa un po’ meno complicato. «La stagione è ancora lunga, ci sono belle gare e belle piste all’orizzonte, adesso per me è importante non bruciarsi: sono uno che dà tutto negli allenamenti e nelle prove, e allora serve un po’ di equilibrio con il momento della gara».
Come è successo in Gardena: con un giorno di riposo forzato ha rivisto mille volte il passaggio dove aveva sbagliato nella discesa di giovedì. «Diciamo che sono stato un po’ esuberante nella prima gara. Sapevo di aver sbagliato nella curva del lago, ho alzato il piede, non volevo esagerare. Il resto è venuto al meglio, è andata bene».
E adesso? «Il livello è altissimo, ogni errore lo paghi carissimo. Sul podio, come si dice, è più facile arrivare, il difficile è ripetersi».

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