Altro giro, altra giostra per Marco Odermatt, da tre stagioni detentore anche della Coppa del Mondo di superG e che aveva aperto l’annata olimpica trionfando pure sul Rettenbach, in gigante, lo scorso 26 ottobre. Si è imposto anche nella prima gara veloce a Copper Mountain.
Il fuoriclasse elvetico è giunto ora a quota 47 successi in Coppa del Mondo, quinto di sempre in solitaria, tre in meno rispetto all’azzurro Alberto Tomba, che lo precede in quarta piazza nella graduatoria dei plurivincitori ogni-tempo dello sci alpino maschile (contestualizzando sempre il tutto visto che fino alla metà degli anni ’70 le gare erano comunque meno a livello numerico e non contavano, come specialità, i superG fino alla loro introduzione a partire dalla stagione 1982-1983).
Allargando il campo ai Campionati mondiali, il ventottenne di Buochs ha trionfato in 13 dei 26 superG disputati nel quadriennio olimpico in corso collezionando 19 podi, 25 presenze nelle prime cinque posizioni e un settimo posto sulle nevi amiche di Wengen quale peggiore risultato!
Per trovare atleti con un maggior numero di affermazioni nelle gare di Coppa del Mondo della specialità, è necessario scomodare l’austriaco Hermann Maier, leader a quota 24, e il norvegese Aksel Lund Svindal, forte di 17 successi, uno in più rispetto a Odermatt.

I podi in Coppa del Mondo ora sono 90, settimo di sempre. Davanti ci sono solo Raich a quota 92, Kristoffersen con 95, Hermann Maier 96, Girardelli 100, Hirscher 139 e Stenmark 155.
«È difficile da dire, ovviamente mi sono allenato molto durante l’estate», ha detto Odermatt quando gli è stato chiesto del suo passo avanti dall’inizio della nuova stagione. «Non si finisce mai, bisogna sempre continuare a lavorare sodo. È semplicemente fantastico poter iniziare la stagione in questo modo».

Alla domanda se la coppa di specialità gli abbia dato fiducia in questa nuova campagna, Odermatt ha risposto: «Molto, ma anche pressione. Voglio dire, quando hai vinto il Globo vuoi vincerlo di nuovo. Alla fine bisogna affrontare una gara dopo l’altra, la stagione è lunga e ci sono tanti atleti di buon livello. Tutti vogliono vincere, quindi devi attaccare ogni gara dall’inizio».




