Man of the race: Alexander Khoroshilov

E’ maturato tardi, ha fatto una lunga gavetta in Coppa del Mondo e lo scorso anno è esploso a suon di risultati culminati con il trionfo sulla Planai, a Schladming. Stiamo parlando di Alexander Khoroshilov, atleta russo, classe 1984. Diciamolo, se fosse nato in una nazione con un vivaio atleti più ampio, forse non l’avremmo mai potuto ammirare a questi livelli. Il tempo è d’oro in alcune nazioni, la concorrenza spietata e spesso assistiamo al ritiro di giovani dal grande potenziale ancora inespresso. Un capitolo delicato e complicato questo, da affrontare in altri approfondimenti.

Tornando a Khoroshilov, la sua storia è interessante. Inizialmente orientato sulle discipline veloci e combinata, si è specializzato nello slalom dopo l’Olimpiade in casa di Sochi 2014, stagione al termine della quale ha comunque chiuso tra i primi 30 del ranking mondiale nella disciplina.

Indubbia qualità, ma anche grande quantità di lavoro tra i pali stretti sono gli ingredienti che hanno prodotto risultati incredibili e immediati. Il terzo posto nella classifica finale di slalom 2014/15 ne è prova evidente.

Vederlo trionfare a Schladming senza quasi esultare, fa pensare a un ragazzo freddo, distaccato. In realtà,  Alexander è un tipo tranquillo, introverso sì, ma conoscendolo, anche molto simpatico. La serenità acquisita lo scorso anno, anche grazie alla nascita del figlio, lo ha aiutato ad essere molto costante nel rendimento e forse, solo a fine stagione si è veramente reso conto dell’enorme salto di qualità. L’atleta di buon livello si è ritrovato campione, catapultato tra i big e soprattutto tra le mille attenzioni dei media, oltre che delle istituzioni russe. La scorsa estate è filata relativamente liscia e l’allenamento è stato proficuo. Poi, una serie di impegni con gli sponsor e con le istituzioni ha complicato la rifinitura in vista delle gare e forse ha creato per la prima volta una certa pressione. All’esordio 2015/16 in Val d’Isere e allo slalom in notturna di Madonna di Campiglio è apparso leggermente sotto tono, meno sciolto e continuo del solito. I risultati infatti, pur sempre nei primi 15, sembrano confermarlo.

A Santa Caterina è tornato il campione dello scorso anno. Più reattivo, sempre solido e compatto con la parte alta del corpo, solo apparentemente controllato. I tempismi esecutivi sono nuovamente vicini alla perfezione di Schladming con traiettorie lavorate in anticipo e strette in chiusura curva sul palo, creando velocità e ritmo. Dopo aver vinto la prima manche, anche nella seconda riesce a combattere fino all’ultima porta per la vittoria ed è l’unico in grado di impensierire Marcel Hirscher e Henrik Kristoffersen, senza dubbio gli slalomisti del momento. Khoroshilov inizia al meglio il 2016 e si avvicina alle grandi classiche con tutte le carte in regola per poter andare alla caccia della seconda vittoria in carriera.

Segui il nostro canale telegram per ricevere subito tutti gli aggiornamenti di raceskimagazine.it. Clicca qui e unisciti alla community.

Altre news