Senza nulla togliere ad Alexis Pinturault, dominatore assoluto dei due giganti corsi nell’ultimo week-end di Hinterstoder, vogliamo soffermarci sulla performance che ha forse impressionato maggiormente.
Il protagonista è Luca De Aliprandini, autore di una seconda manche a dir poco perfetta, nel gigante di venerdì. Ne aveva un gran bisogno l’atleta trentino. Dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fermo la scorsa stagione, ha faticato non poco per tornare ai vertici, a conferma di quanto sia difficile risalire la china, considerato l’altissimo livello e concorrenza nel circuito maschile. Un inverno non facile, anche se non sono mancati i segnali di ripresa, purtroppo non sempre concretizzati. Non solo in coppa del mondo, ma anche in coppa Europa, Luca non ha avuto vita facile, complice anche l’infortunio ad una mano dello scorso dicembre in super G, specialità che giustamente continua a curare visto il calendario balordo dei gigantisti puri.
Si dice sempre che il lavoro e la tenacia pagano e anche questa volta è arrivata la conferma. A Hinterstoder abbiamo assistito ad una prova di grande carattere, tradotta in qualità tecnica, fisica e mentale, assoluta. Dopo una comoda qualifica nella prima manche, De Aliprandini ha saputo esprimere il massimo nella seconda, sciando al limite, ma sempre a tempo e con la massima continuità. Il lungo muro della pista intitolata a Hannes Trinkl è stato un capolavoro. Impossibile non notare la maggiore velocità rispetto agli altri, grazie a traiettorie perfette, mantenendo costante aderenza al terreno, senza il minimo cedimento. Bello da vedere e soprattutto efficace a livello cronometrico. Non solo. Ha saputo sfruttare la velocità creata sul muro anche nel lungo tratto finale. Il risultato è una manche perfetta, da dieci e lode, che regala lunghi minuti nel leader corner, rimontando ben 19 posizioni.
Nel gigante di domenica non arriva il bis, o comunque non del tutto. Con un quindicesimo posto, sempre in rimonta, c’è comunque la conferma e la consapevolezza di essere tornati al top. Ora l’obiettivo è la qualifica per la finale di St. Moritz, ma al di là di tutto, crediamo che la manche stupenda di venerdì resterà a lungo nella memoria, non solo sua.