Man of the race: Marco Schwarz

Pubblicato il:

Edizione speciale di questa rubrica per lo slalom di Campiglio

La scena da brividi del drone precipitato a pochi centimetri da Marcel Hirscher durante la seconda manche farà certamente parlare a lungo e meno male che non è finita peggio. Davvero surreale, un protagonista in negativo che probabilmente scomparirà dalle scene per parecchio tempo.
Vogliamo occuparci però del giovane austriaco Marco Schwarz, appena ventenne. Grazie ad una seconda manche strepitosa, domina la Tre Tre e compie una rimonta memorabile, raggiungendo il primo podio in carriera. Il tutto a testimoniare che l’Austria sta lavorando bene con i giovani e presto ci saranno parecchi ricambi ai vertici mondiali.
Ormai è chiaro a tutti che per arrivare sul podio occorre dare il 110%, senza alcuna riserva. Per riuscirci è indispensabile essere abituati a farlo con regolarità, costanza e margine d’errore minimo, anche e soprattutto in allenamento. Ebbene, questo giovane pare essere sulla strada giusta. Già protagonista in Coppa Europa, si affaccia alla Coppa del Mondo in maniera spregiudicata e si intuisce l’effetto Hirscher, un esempio non facile da imitare, soprattutto per gli atleti più rodati, ma non per questo ragazzo emergente. Da notare il perfetto parallelismo dei piedi e ginocchia, la reattività e velocità con cui si muove e gestisce le traiettorie e perché no, gli stessi materiali di Hirscher (o quasi).
Forse è presto per dirlo, ma vediamo un atleta dal grande potenziale, un possibile rivale del quasi coetaneo Kristoffersen, avvantaggiato però dal continuo confronto con compagni di squadra altrettanto emergenti (citiamo Manuel Feller e Marc Digruber). Un confronto che genera fame di successo, aumenta la motivazione e fiducia nei propri mezzi.
Pensiamo a quanta adrenalina, gioia e crescente autostima si sono prodotte durante il lungo periodo nel leader corner di Schwarz. Il sogno di ogni atleta: terminare il proprio lavoro con una grande performance e stare lì, fermo sotto i riflettori ad osservare gran parte dei concorrenti arrivare dietro. Fantastico.

Ultime notizie

Beaver Creek, Lorenzo Galli: «Odermatt fa un altro sport. Noi in crescita, noto tenacia». Oggi superG

«Non ci possiamo accontentare del risultato della prima discesa certamente, ma vedo un gruppo...

La Fiamma Olimpica è in Italia. Passaggio al Quirinale, ora il viaggio che partirà dallo Stadio dei Marmi

È atterrato alle 17.15 all’Aeroporto “Leonardo da Vinci” di Roma Fiumicino il volo ITA...

Ottanta stranieri, dieci nazioni: il Top50 cresce e dà appuntamento a Pila a metà dicembre

Come ogni inizio stagione, la voglia di gareggiare e confrontarsi con i coetanei è...

Odermatt trionfa sulla Birds of Prey mutilata. Paris 6°: «Inizio positivo»

Trionfo di Marco Odermatt nella discesa di Beaver Creek, accorciata per penuria di neve....

Altro dal mondo neve

Beaver Creek, Lorenzo Galli: «Odermatt fa un altro sport. Noi in crescita, noto tenacia». Oggi superG

«Non ci possiamo accontentare del risultato della prima discesa certamente, ma vedo un gruppo...

Odermatt trionfa sulla Birds of Prey mutilata. Paris 6°: «Inizio positivo»

Trionfo di Marco Odermatt nella discesa di Beaver Creek, accorciata per penuria di neve....

Infortunio per Corinne Suter, stop di circa un mese

Ancora un infortunio in questa stagione 2025-2026, proprio quella olimpica. Sembra una maledizione e...