LIVE – In ricognizione con gli azzurri sul Lauberhorn (fotogallery). Discesa alle 12.30

Alle 8.54 eccoci in treno. Per raggiungere la partenza del Lauberhorn è necessario prendere un convoglio. Wengen è unica nel suo genere anche per questo. In paese niente macchine e poi una linea ferroviaria che serve gran parte del dominio sciabile della celebre località del Cantone di Berna. Partenza da Wengen centro, arrivo a Wengen Alp.

La stazione ferroviaria di Wengen Alp @Gabriele Pezzaglia

Poi la seggiovia Wixi ed eccoci nella start area della mitica discesa. Dopo il trionfo di Peter Fill nella Coppa del Mondo di combinata, oggi alle 12.30 il secondo atto del Lauberhornrennen giunto all’edizione numero 88. Mito, antologia, leggenda dello sci. Gli allenatori si posizionano sul pendio elvetico, mentre gli atleti scendono piano piano. Memorizzano i passaggi più insidiosi, studiano le linee confrontandole con gli altri pezzi da novanta della velocità. Il direttore tecnico Max Carca suona la carica e si ferma con Dominik Paris a confrontarsi sulle traiettorie delle prime curve.

GUARDA LA START LIST DELLA DISCESA

Max Carca e Dominik Paris @Gabriele Pezzaglia

Peter Fill e Dominik Paris appaiono fra i più concentrati durante la ricognizione. Si fermano sul dente della Testa di Cane, il salto simobolo. C’è una rete sul salto, così gli atleti (e anche noi) passiamo a fianco in un budello di ghiaccio sconnesso che ci riporta al Canadian Corner, altro passaggio mitico. Lorenzo Galli è sull’ingresso della Kernen – S, una curva stretta che fa davvero spavento e obbliga a volte in gara i ragazzi a dare una sterzata per controllare la velocità.

Paris alla Testa di Cabe ©Gabriele Pezzaglia
Lorenzo Galli e Peter Fill ©Gabriele Pezzaglia

Lorenzo Galli riunisce gli azzurri e si confronta come è meglio affrontarla. Poi c’è un lungo piano. Troviamo Fausto Presazzi dello sci club Lecco, qua in supporto dell’atleta di inetresse nazionale Davide Cazzaniga.

Presazzi e Cazzaniga ©Gabriele Pezzaglia
Course name Lauberhorn ©Gabriele Pezzaglia

La neve compatta ma non dura nella parte alta, dura ma non ghiacciata su gran parte del pendio, ghiaccio verde nelle ultime due curve, dove Alberto Ghidoni si ferma con Mattia Casse e Emanuele Buzzi. E poi c’è Christof Innerhofer, l’ultimo lascia il  Lauberhorn. E’ sempre solito fare così, una ricognizione in solitaria e quasi maniacale. In bocca al lupo ragazzi! Alle 12.30 sarà gara…

Azzurri in rico @Gabriele Pezzaglia

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