Batterie come gironi infernali. Roba dantesca, roba dell’altro mondo. La neve come il fuoco. E i quadricipiti in fiamme, i fuori soglia costanti, l’ansia prima di affrontare le porte del gigante disegnato in Federia sui 3000 metri di Livigno. Una gara vera il gigante del Master Istruttori di sci alpino che è l’evento per antonomasia di fine stagione. Un gigante autentico che non fa sconti. Per l’adrenalina, per le aspettative, per il livello tecnico in campo. Ed è un campo di battaglia la Val Federia il tracciato livignasco un campo minato: oggi è andata in scena una lotta fratricida, una guerra all’ultimo centesimo. E dal silenzio, dalla tensione, dall’angoscia di chi lo riprova anno dopo anno sperando finalmente in un’agognata promozione, spuntano 36 guerrieri (non 35 perchè c’è un ex-aequo in una batteria). Lunedì ci sarà la seconda prova, quella degli archi. Ma adesso non ci pensa nessuno. Oggi i 36 se la godono, oggi è…appunto il 25 aprile: festa di liberazione. In commissione, diretta da Giacomo Bisconti, ci somo Matteo Magnani, Carlo Traini, Luca Gheser, Katia Santus, Eugenio Marsaglia, Mattia Facchinelli, Michele Brivio, Maurilio Alessi.
GUERRIERI – Ma eccoli i guerrieri. La prima prova ha promosso pronti via Alice Bastiani (best time assoluto donne), Re e Poncet (seconda e terza assolute), Bagnasacco. Nella seconda manche dentro Cuadrado, Giromini, Mazzocco. Poi alla terza ecco Moraschinelli. Quindi una batteripremia De Marchi (terzo assoluto uomini), Rota, Soraru, Ottelli, Manfrini e Casagranda, i quinti con lo stesso tempo. Un’altra batteria esalta il migliore assoluto degli uomini, ossia Pierfrancesco Monaci. E poi Chiappa (secondo assoluto uomini), Grosso, Petrucci, Quaquarelli. E sempre in prima manche primeggiano Fontana e Dejori primi con il medesimo crono, Martini, Taller, Parola. La seconda frazione portava dentro altri tre ragazzi, sempre nelle tre batterie: e allora conquistano il pass per la prova degli archi Cotti Cottini, Vietti, Peraudo, Boldrini, Polverini, Verra, Marchetti, Ravelli e Di Ronco. Quindi l’ultima manche. Un’ultima spiaggia. Un ultimo appello, quello definitivo. Dentro Del maschio, Confortola, Anselmo.
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