Sono le sedici quando alla pista di atletica si vedono i primi ragazzi. ll sole è alto in cielo e brucia la pelle, ma il vento di Formia annulla l’umidità e permette di lavorare con efficacia e qualità. Il Centro di Preparazione Olimpica del CONI è una perla, un centro d’eccellenza. In questo angolo di basso Lazio azzurri e azzurre si cimentano in sei giorni di lavoro atletico. Questa settimana in provincia di Latina apre così ufficialmente una stagione che si annuncia lunghissima e che vedrà nei Giochi Olimpici coreani a febbraio l’evento per antonomasia. Non solo Coppa del Mondo insomma.
SLALOMGIGANTISTI – Manfred Moelgg e Stefano Gross corrono. Sbuffano, ansimano, stringono i denti. Andrea Viano, il preparatore atletico degli slalomgigantisti, questo pomeriggio ha programmato una seduta di potenza aerobica. Si alternano corsa e esercizi al vogatore (rowing). Perchè? Per coinvolgere tutto il sistema e non essere invasivi a livello articolare. E poi, senza dimenticare mai, l’aspetto della competizione. La seduta prevede 1500 metri al vogatore, poi 7 minuti di corsa in soglia aerobica. Quindi 1000 metri ancora a vogare e poi ancora in pista per 5 minuti e mezzo. Con Manni e Sabo, ci sono Riccardo Tonetti, Roberto Nani, Simon Maurberger, Luca De Aliprandini, Tommaso Sala.
Non corre ma voga Matteo Marsaglia, ancora alle prese con il recupero post infortunio. E’ Tonetti quello più deciso a remare: sarà lui a vincere la gara del pomeriggio che somma i tempi delle sedute di rowing. Tonetti precede Maurberger e Moelgg.
VELOCISTI – Ci spostiamo in una delle tante palestre. C’è Giuseppe Abruzzini, con i giovani velocisti azzurri. Statutari, dei giganti. Crescono i giovani jet, le speranze azzurre per il futuro della discesa. Mattia Casse e Emanuele Buzzi. Poi ecco all’opera anche Henri Battilani e Guglielmo Bosca. Al lavoro per fare parte alta. Prima attivazione muscolare con Lat Machine, poi si inizia a fare sul serio. A turno, sotto il vigile sguardo di Abruzzini, il menù pomeridiano ha inizio con le trazioni alla sbarra al fine di rinforzare la parte dorsale. I ragazzi cambiano continuamente impugnatura e così si lavorano in maniera differente le fasce muscolari interessate. Poi per le spalle military press,tirate al mento, alzate laterali. Per i bicipiti curl con bilanciere e con manubri.
VELOCISTE – Ci spostiamo da Luca Scarian e dalle velociste. Anche loro sono intente in lavori sulla parte alta. Panca e manubri. Esercizi per tricipiti e bicipiti. Un circuito per le ragazze. Francesca Marsaglia è tirata a lucido. Bruciano le braccia e i dorsali di Verena Gasslitter e Nicol Delago. Elena Fanchini e Verena Stuffer intanto sono alle prese con i due minuti di recupero, sempre lavorando con l’addome. Johanna Schnarf e Laura Pirovano eccole sulla multipower per i tricipiti. Moelgg e Gross intanto si cambiano in fetta e furia. casco e scarpette e via per un’oretta e mezza in bici per scaricare. De Aliprandini e Tonetti scelgono di darsi battaglia a tennis.
POLIVALENTI – E’ il turno delle azzurre del gruppo polivalenti e dello slalom. Lavorano duro. Sudano, sgomitano, si confrontano. Puntigliose, precise, attente, sicuramente concentrate le big. E l’entusiasmo e la voglia di confrontarsi non manca. Come c’è, ed eccome, lo spirito costruttivo di collaborazione fra Damiano Scolari, Marcello Tavola e Ruggero Muzzarelli con Matteo Artina (preparatore di Goggia) e Marco Giordano (di Bassino). Sofia Goggia, Federica Brignone, Marta Bassino e anche Elena Curtoni, le eccellenze dello sci rosa insomma. Parte alta e core stability e così anche Curtoni, ancora non recuperata dall’infortunio, può lavorare con la squadra. E poi Federica Sosio e Roberta Midali. Trazioni, piegamenti braccia, torsioni con elastici, tricipiti a corpo libero, chiusure a libro libro inverso su fitball, carpiature e addome. A tutta. Come sempre.
LA GALLERY DELLA GIORNATA di Andrea Chiericato