E’ sempre così. E’ lo sport, è lo sci, è la vita. C’è chi esulta e chi piange, c’è chi fa festa e c’è chi si rifugia in mille dubbi e domande. Polvere e altare insomma. Normale, ci sta. E Alice Pazzaglia, vincitrice del gigante, e Matilde Gavazzi, fumano di rabbia come l’Etna. La prima, la pisana dello Schia, è deragliata dopo aver guidato la classifica della prima manche. La seconda, la più forte fra le Allieve della Toscana, chiude quinta (terza in gigante il primo giorno) un Criterium Interappenninico in chiaroscuro.
La seconda giornata siciliana ci regala neve compatta, lavorata con il sale nella seconda manche, un fantastico sole primaverile, la solita splendida vista sul Mar Jonio. E inoltre un vulcano che fuma e battezza con tutto il suo fascino questa edizione siciliana di confronto fra gli atleti Children più competitivi del centro e sud Italia.
Il sole, che ha abbandonato la scena solo nella fase conclusiva della seconda manche, ha fatto da cornice con un cielo blu sfavillante in questa seconda giornata della rassegna catanese, che ha visto all’opera in prima linea i sei sodalizi della zona guidati da Giacomo Perni, il Comitato regionale presieduto da Sebastiano Fontanarosa e la STAR di Salvo Di Franco. E anche nel giorno dello slalom, dove un’organizzazione più rodata ha assecondato le esigenze di atleti e tecnici, la diìvina scena etnea è stata davvero unica e osannata da tutti. D’altronde, quando sali da Linguaglossa verso Piano Provenzana ti accorgi subito di un posto che non ha eguali, e quella strada che raggiunge gli impianti e prende il nome di Mareneve, dice tutto e non lascia scampo a immaginazione: l’Etna, l’Etna Nord, è un posto unico.
GIORDANO TIMBRA LO SLALOM. SUL PODIO FURLETTI E CAROLLI – E così ci ha pensato bene la portacolori del sodalizio campano del SAI Napoli del condottiero Ferdinando Fossati, stiamo parlando di Flavia Diletta Giordano, a lasciare il segno fra le porte strette disegnate sulla Coccinelle. Con il tempo di 1.31.45 la campana si aggiudica il titolo dello slalom e precede la portacolori del Cerreto Laghi, CAE, Camilla Furletti di 35 centesimi. Gradino più basso del podio per Chiara Carolli, ancora SAI Napoli e sul podio anche ieri, che stacca il tempo di 1.32.07.
Quarta piazza per Beatrice Moricioni, SS Sportiva Lazio – CLS, quinta Matilde Gavazzi, toscana dell’Academy School Val di Luce. Sesta Michelle Valentini, abruzzese dell’Aremogna, settima Chiara Bonazzi, CAE Schia Monte Caio, ottava Beatrice Aiuti, Ovindoli 2000 CAB. Poi nona Erica Pinotti CAE Cerreto Laghi e a chiudere la top ten un’altra emiliana, Maddalena Giunipero dello Schia Monte Caio.
DOPPIETTA SACCARDI – E a proposito di Schia Monte Caio: il parmense Tommaso Saccardi, allenato da Andrea Saccardi, concede il bis. Dopo il trionfo del gigante, è doppietta anche fra le porte strette dello slalom per questo giovanotto di belle speranze. Con Tommaso sul podio troviamo al secondo posto Gianlorenzo Di Paolo: l’abruzzese in forza al SAI Napoli perde 27 centesimi. A 37 centesimi ecco Goffredo Mammarella, abruzzese che difende i colori dello Ski Team Le Rocche.
Quarto Stefano Pennino del SAI Napoli, quinto Gianmaria Illariuzzi CLS Livata, sesto Federico Pinti abruzzese dello Scanno. Ancora la ‘banda Fossati’ del SAI a tutta: settimo e ottavo Francesco Costanzo e Marco Ballabio. Nono Edoardo Ricci Ski Team Le Rocche e decimo Andrea Benedetti, CAE Cimone Ski Team.
E così, dopo due giorni di gare con il gigante e lo slalom, e la cancellazione del superG per le condizioni meteo avverse, si chiude la rassegna sicilana del Criterium Interappenninico 2017. E dopo i podi e i festeggiamenti, c’è tempo per i brindisi, le salsicce e gli arancini, i saluti, e soprattutto la consapevolezza che, oltre alla manifestazione agonistica, di aver rivalutato e promosso una location mozzafiato.