LIVE – Classe e cuore Kostelic: un esempio di amore infinito per lo sci

A Santa Caterina Valfurva si è rivisto un grande dello sci, Ivica Kostelic, un campione che ha segnato almeno un decennio di questo sport, dominando per alcune stagioni in slalom, ma ben figurando anche in gigante e nelle discipline veloci, per non parlare della combinata. Proprio in combinata, super o alpina che dir si voglia, lo abbiamo rivisto sulla Deborah Compagnoni. Un rientro non del tutto atteso e certamente al di sotto delle aspettative. Ma per chi frequenta l’ambiente, pareva chiaro che il campione croato non avesse molte chance. Da alcune stagione lotta con il dolore a un ginocchio che pare essere messo proprio male. Sì, lotta e non molla. O almeno finora. Per lui, purtroppo, la parola declino sembra addirsi al meglio ed è triste, parecchio triste.

Ivica Kostelic in azione a Santa ©Agence Zoom
Ivica Kostelic in azione a Santa ©Agence Zoom

INDIMENTICABILE – Il pubblico tende a dimenticare facilmente, i campioni di oggi sembrano cancellare i trionfi del passato e Ivica Kostelic, ingiustamente, viene guardato con una sorta di pena. Dall’esterno è sempre facile giudicare, ma solo lui sa veramente ciò che vuole o che forse sta cercando di rimandare. Le gare sotto tono degli ultimi anni sono state accompagnate da ripetute dichiarazioni del tipo: «Continuo a sciare perché mi diverto». Giusto così, ma viene spontaneo chiedersi: dopo aver vinto così tanto (ricordiamo 4 medaglie olimpiche, 3 ai Mondiali, 26 vittorie in Coppa del Mondo, 1 Coppa del Mondo generale, 2 di slalom e 3 di combinata), è ancora possibile divertirsi occupando posizioni di rincalzo? Alla base c’è sempre la passione, ma è plausibile che vada ad attenuarsi dopo numerose delusioni.

Ivica Kostelic a fine gara a Santa ©Gabriele Pezzaglia
Ivica Kostelic a fine gara a Santa ©Gabriele Pezzaglia

IL FUTURO DEL CAMPIONE – Sorge pertanto un altro quesito: esiste la sindrome dell’atleta che non riesce a smettere per paura del futuro che lo aspetta? Nel caso specifico servirebbero più elementi per poter avere un quadro chiaro. Di fatto però, ci sono alcuni atleti che non sanno cosa li aspetta e faticano a individuare una nuova strada. A tal proposito, sarebbe bello che questo circo bianco offrisse possibilità lavorative post-carriera, magari accompagnate da appositi corsi di formazione. Non esistono solo le posizioni di maestro di sci (riduttivo a volte per un ex campione), allenatore o il tanto discusso istruttore nazionale. Attorno alla Coppa del Mondo si muove un vero e proprio business dove non mancano le possibilità di inserimento, se volute da chi gestisce il tutto. Ci sono poi le aziende di settore, che in effetti, a volte cercano di creare posizioni interessanti per i loro ex atleti. C’è da chiedersi però se si possa fare di più, ammesso che l’atleta (o ex atleta) voglia rimanere nell’ambiente.

INSOSTITUIBILE – Tornando a Kostelic, non dovrebbe passarsela male una volta ritirato. Ha guadagnato bene con lo sci e sa come rilassarsi, grazie anche alla splendida isola croata dove possiede un’abitazione che la scorsa estate ha ospitato parecchi atleti tra cui Christof Innerhofer, Manfred Moelgg e Cristian Deville. Piuttosto, sarà curioso conoscere il suo futuro impiego da comune mortale. Lo rivedremo per l’ultima volta allo slalom di Zagabria? Speriamo di sì. Certo, è lontano il tempo in cui la sua sciata, potente ed essenziale allo stesso tempo, veniva presa da esempio e studiata dalla concorrenza. Una cosa è certa ad ogni modo: Ivica troverà la sua strada. Sarà piuttosto la Federazione Croata a vivere un bel vuoto. Altri Kostelic all’orizzonte non se ne vedono, purtroppo.

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