Inutile fare paragoni con Marcel Hirscher, che da mesi si allenava per il grande rientro. In primis perché Lindsey Vonn non ha ancora gareggiato in Coppa del Mondo e poi perché questo nuovo progetto è partito anche un po’ casualmente, da ottobre, senza grande preparazione, contrariamente a quanto si possa credere. Vonn, 40 anni, una protesi al ginocchio destro, si è appena testata in quattro gare FIS a Copper Mountain (contro diverse atlete di Coppa del Mondo, va detto; non Sofia Goggia), deve ancora lavorare al meglio sui materiali, ma è soddisfatta delle sue sensazioni a quasi sei anni dall’ultima gara disputata, in discesa libera, ai Mondiali di Åre 2019 (bronzo dietro Stuhec e Corinne Suter). A Copper Mountain ha chiuso 24ª e 27ª in discesa, 24ª e 19ª in superG.
«Lo so, sembra che io sia lontana, ma in realtà sono molto vicina per aver fatto solo pochi giorni di allenamento, dopo praticamente sei anni. Onestamente non avrei mai pensato di tornare in questa posizione», ha detto in un’intervista con The Associated Press. «Lo faccio al 100% per me stessa. Mi sto divertendo un mondo. La risposta che ho ricevuto da tutti è stata davvero travolgente e positiva. Ma sto vivendo la mia vita, non lo faccio per nessuno, ripeto, se non per me stessa. Non devo pensare a nessun record. Ormai è passato. Sono solo felice di essere qui». La domanda che aleggia è: perché tornare a 40 anni? «Perché no? Mi sento benissimo», le parole di Lindsey. «Voglio dire, faccio sessioni doppie. Faccio un carico di lavoro che non facevo dai miei 20 anni. Quindi non sento la mia età. I miei compagni di squadra non mi trattano come se fossi più vecchia, quindi non sento nulla di diverso».
Vonn intanto ha raggiunto il suo primo scopo, abbassare i punti FIS, rientrare nelle posizioni che le possano permettere di gareggiare, volendo, già a St. Moritz (non a Beaver Creek nel weekend, perché la lista punti FIS verrà aggiornata solo il 18/19 dicembre), in Coppa del Mondo, il prossimo 21-22 dicembre: in programma ci sono due superG.
«Quando si rientra dopo un ritiro esistono un sacco di regole da tenere in considerazione e che ho scoperto – ha detto Vonn, menzionando il fatto di essere tornata nel pool di test antidoping dell’Agenzia mondiale (Wada, NdR) e dell’Agenzia antidoping degli Stati Uniti (Usada, NdR) -. Quando sarò pronta, lo farò. Intanto ora sono qualificata per poter gareggiare di nuovo nel circuito maggiore». Per Vonn si tratta di adottare un approccio lento e costante fino a diventare sempre più veloce: «Mi piace ogni singolo secondo, ma non sono qui per divertirmi», ha detto. «Sto lavorando duramente per un motivo. Ho fatto un paio di sessioni alle 3:45 del mattino. Non c’è niente per cui mi sveglierei così presto se non per le gare di sci».
Dopo le competizioni di superG domenica scorsa, a Copper Mountain, in Colorado, Vonn è stata accolta da tanti giovani sciatori. Ha firmato numerosi caschi e giacche, oltre a posare per le foto di rito: «Essere lì fuori con i miei compagni di squadra e tutti a fare il tifo per me in questa piccola gara FIS a Copper è stato davvero bello – ha concluso -. Anche se questa gara è solo per i punti e la uso come allenamento, significa comunque molto per me. È stato uno spasso».