Dal quarto posto risale e vince: il norvegese Henrik Kristoffersen sbanca lo slalom di Levi e tiene a bada il francesino del ’99 Clement Noel che aveva chiuso in testa il primo round dando dimostrazione di sicurezza e solidità impressionanti. Per 9 centesimi lo scandinavo brucia il transalpino, che commette nella seconda frazione errori di linea considerevoli. Due atteggiamenti completamente diversi da parte del francese allenato dal nostro Simone Del Dio.
![](https://i0.wp.com/raceskimagazine.it/wp-content/uploads/2019/11/kkkkKKK.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
Deraglia l’inglese Dave Ryding, secondo nella prima sessione. Risale al terzo posto invece un ottimo Daniel Yule (a 18 centesimi dalla testa della classifica), lo svizzero allenato da Matteo Joris e da uno staff a trazione italiana. Quarto posto ancora per la Svizzera con Ramon Zenhaeusern. Poi c’è la Svezia con Andre Myhrer e al sesto posto ecco Kristoffer Jakobsen al cancelletto di partenza con il 51.
GUARDA LA CLASSIFICA DELLO SLALOM DI LEVI
![](https://i0.wp.com/raceskimagazine.it/wp-content/uploads/2019/11/uuuuu.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
MOELGG ARRETRA, AVANZA VINATZER – Arretra Manfred Moelgg: l’eterno ladino di Mareo, trentasette primavere, dal sesto posto perde quattro posizioni e chiude decimo. Brilla la stella di Alex Vinatzer. Il campione del mondo junior è sempre più in rampa di lancio per rappresentare il futuro italiano delle porte strette: il gardenese è un ’99, davvero giovane, e dalla tredicesima piazza risale di una posizione: dodicesimo. Una iena sui piani, qualche problema tecnico invece sulle sezioni più ripide. Per l’altro ladino è il miglior risultato in Coppa del Mondo: missione compiuta.
![](https://i0.wp.com/raceskimagazine.it/wp-content/uploads/2019/11/vvvvv.jpg?resize=696%2C464&ssl=1)
GLI ALTRI AZZURRI – Nella prima manche non si erano qualificati Giuliano Razzoli, Riccardo Tonetti, Tommaso Sala, Fabian Bacher e nemmeno Federico Liberatore e Stefano Gross che sono deragliati. Da dietro forse ci aspettavamo qualcosa di più, ma per la formazione di Roberto Lorenzi e Jacques Theolier segnali positivi si sono visti. Peccato per quel Maurberge che al primo intertempo era in vantaggio…E soprattutto un Moelgg sempre presente e un Vinatzer sfavillante.