Un lungo viaggio, anzi lunghissimo, infarcito di trionfi, vittorie, qualche inevitabile “caduta”, rivincite personali (vedi la sfida poi stravinta con lo slalom gigante, che nel 2018-2019 sembrava una specialità quasi persa per lei dopo l’infortunio ai Mondiali di St. Moritz 2017, poi ci ha vinto titolo iridato e coppa di specialità). Mai banale Lara Gut-Behrami, sicuramente una delle più straordinarie campionesse espresse da questo sport. Predestinata, ha mantenuto tutte le promesse, andando forse oltre le sue stesse aspettative, altissime. Se nella giornata giusta, in grado di regalare anche interviste uniche.
Ora si appresta a vivere l’ultima stagione della carriera agonistica, con un mix di serenità e consapevolezza. E la stessa ambizione. Probabilmente, data l’assenza (almeno iniziale, poi si vedrà) di Federica Brignone, e una Shiffrin ancora impenetrabile sui suoi programmi futuri (farà velocità?), è proprio lei la favorita principale per la conquista della sfera di cristallo, già alzata due volte al cielo, la prima addirittura nel 2016: «Quest’anno sono più serena e più sana rispetto all’anno scorso», le parole della 34enne ticinese durante la settimana di Swiss-Ski dedicata a sponsor e media, parlando con tanti colleghi. «Abbiamo svolto un allenamento perfetto, senza perdere neanche una giornata. La preparazione atletica è andata bene. In Cile abbiamo avuto condizioni veramente eccezionali in gigante, che non ricordo di aver avuto spesso durante l’estate. In generale ho trovato una sciata molto armoniosa, stabile, e che si adatta con facilità alle varie condizioni. Spero di riuscire a riproporla durante l’inverno», la chiosa della campionessa di Comano.

Sul futuro, i pensieri sono chiarissimi: «L’idea di aver già deciso mi aiuta, mi porta a godermela un po’ di più. Non sono nostalgica. Non penso al fatto che sarà il mio ultimo inverno agonistico, sto bene e punto ad andare forte in ogni gara», chiedendo poi ai giornalisti di «non parlare del suo ritiro al termine di ogni discesa», perché «non intendo passare ogni fine settimana a dire di come tutto presto finirà. Sono consapevole di aver vissuto qualcosa di straordinario per quasi vent’anni con la mia famiglia. Ma l’approccio non cambia: mi rendo conto che quando le cose mi vengono bene sono soddisfatta come lo sono sempre stata in passato. Quando invece faccio fatica sento la stessa voglia di rivalsa, di migliorarmi il giorno dopo. Non accetto che le cose non possano andare bene, questo mi pungola sempre a migliorare. Alle finali dello scorso anno ho ritrovato il piacere che sentivo quando ero ragazzina e che mi ha sempre aiutata tantissimo. Cercherò di preservare questo lato che lo sci mi ha dato».
E poi ancora: «Forse provo un po’ più di gioia, perché alla fine della mia carriera mi rendo conto di quanto tutto sia stato meraviglioso e di come abbia ottenuto più di quanto potessi immaginarmi». Va ricordato che Lara Gut-Behrami è una delle sciatrici più forti di sempre a livello mondiale, con una bacheca personale che vanta 3 medaglie alle Olimpiadi (un oro e due bronzi), 9 podi iridati (2 ori, 4 argenti e 3 bronzi), oltre a due Coppe del mondo generali, sei di specialità in SuperG (record), una in gigante e 100 podi in Coppa del Mondo, tra cui 48 vittorie, seconda elvetica di sempre dietro Vreni Schneider (55) per successi.
Ci sono i Giochi di Milano-Cortina, ovviamente, all’orizzonte: «Di Cortina ho solo ricordi belli, è un posto fantastico». Un appuntamento che quest’anno vedrà presente anche tutta la sua famiglia. «È una prima volta e questo renderà le gare a cinque cerchi speciali».

Infine, un pensiero sul presente, con lo sguardo rivolto a Sölden: «Credo che a ottobre sia fondamentale riuscire a calibrare bene gli sforzi tra gli allenamenti e la serenità, perché poi dopo la stagione è lunga. Purtroppo ancora tanti attori in questo mondo si fanno prendere dalla frenesia come se fosse la prima volta che si gareggia a Sölden in ottobre… C’è un nervosismo ingiustificato. L’obiettivo è sciare bene, non troppo, ma con qualità. E poi ritrovare il lavoro in palestra, fondamentale per mantenere la forma fisica».
La passione per questo sport è il motore che muove tutto. Anche per una campionessa super affermata come Lara Gut-Behrami.





