La Saslong e quel legame speciale con gli statunitensi

Che legame ci sarà tra la Saslong e gli statunitensi? Steven Nyman ha vinto tre volte in Coppa del Mondo, tutte in Val Gardena, Bryce Bennett due volte e sempre su questa pista. Con un comune denominatore quello di Leo Mussi, impegnato con entrambi nella preparazione degli sci (e prima ancora di quelli di Kristian Ghedina che in Val Gardena è salito sul gradino più alto del podio in quattro occasioni).
Due anni fa è stata una sorpresa la vittoria di Bennett, e si può dire altrettanto di quella di oggi. Nell’ultima stagione, a parte un decimo posto ad Aspen, non era riuscito mai riuscito ad entrare nei primi venti. Poi sente l’aria della Val Gardena e torna a vincere. Logico che «Questo è il mio posto preferito, anzi il secondo, dopo casa mia. La Saslong è speciale per via del suo terreno: è quasi liberatoria, se hai dei dubbi o la tua mente è in un posto strano, una volta che inizi a saltare, la pista ti fa tornare bambino. Volevo scrollarmi di dosso i dubbi che mi erano venuti dopo gli allenamenti a Beaver Creek. Mi sono detto: smettila, hai lavorato sodo e sei pronto per questo. Ho sfidato me stesso per una gara che mi riempie d’orgoglio».

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