Come gestire e organizzare l’attività dei Giovani di un club? Matteo Liore sogghigna perché è proprio intorno a quella domanda che ha “costruito” la tesina per l’esame del corso allenatori di terzo livello. E perché la sua vita, in questo momento, è fatta di incastri e di organizzazione, visto i ruoli che ricopre. Da una parte ha preso in mano la categoria Giovani del Crammont Mont Blanc, dall’altra ha in capo la gestione del piccolo comprensorio di Valgrisenche, il cui appalto è affidato alla stessa società sportiva valdostana.
E così le sue giornate sono piene, da mattina a sera, anche perché è lui in qualche modo ad aver rilevato il posto di Alberto Schieppati, che ha inevitabilmente fatto un passo indietro visti gli assidui impegni con Rai Sport. E così i Giovani del Crammont sono ora sotto lo sguardo di Matteo Liore e Vittorio Alliod, per tutti Toio. «Schieppa resta comunque con noi, seguendo principalmente l’attività in campo libero e la preparazione della selezione maestri – spiega – Tojo invece, segue a tempo pieno i ragazzi, anche dal punto di vista atletico».
Si sa, nei Giovani la gestione non è delle più semplici. Devono coesistere realtà differenti, obiettivi altrettanto diversi. «E le difficoltà non mancano». Specie se i numeri sono estremamente elevati, come nel caso del Crammont, una delle società più grandi e strutturate in Italia, che può contare su un gruppo di quasi 50 unità. Solo tra Aspiranti e Juniores.

«Lo sappiamo bene, all’interno di questo gruppo abbiamo una parte di ragazzi che vuole puntare all’ingresso in Comitato, gli altri che tra gli impegni con la scuola e la distanza dalle piste non frequentano in modo assiduo». In estate non è prevista una suddivisione del lavoro, il Crammont segue un percorso unico anche per fare gruppo. «Tutti sono più rilassati, c’è l’occasione di condividere le esperienze e di divertirsi, senza tralasciare l’aspetto tecnico, con un lavoro sul campo comunque differenziato» aggiunge.
D’inverno è pressoché inevitabile avere una programmazione differenziata. Ci sono una decina di atleti che vanno seguiti nel circuito nazionale e accompagnati in giro, molti altri invece che arrivano in pista per il periodo invernale. Per divertirsi senza troppe preoccupazioni nel circuito regionale delle FIS NJR. «Che in Valle d’Aosta funziona ancora molto bene e offre tante gare, tutte in località che si raggiungono in giornata – precisa – Questo penso sia un valore aggiunto: a differenza di altre regioni, dove sei costretto a spostarti magari la sera prima, riesci a contenere i costi. Il risultato? I ragazzi partecipano alle gare, portano avanti l’attività, anche nell’ottica della selezione maestri».

A Matteo Liore, Toio Alliod e Schieppa (quando disponibile) da quest’anno si è aggiunto anche Paolo Bal. Un’altra figura storica del Crammont che dopo tante stagioni nei Pulcini ha raggiunto i Giovani. C’è inoltre Matteo Belfrond, che si è staccato un po’, per portare avanti un’attività mirata con i figli Jacques e Annette, quest’ultima fresca di ritorno in Coppa del Mondo.

Quali sono le difficoltà maggiori? «Sono ormai cinque anni che seguo i Giovani e ho avuto la fortuna di avere due pezzi da novanta come Schieppa e Tojo che mi hanno permesso di crescere. All’inizio non è stato facile, soprattutto perché la differenza di età tra me e gli atleti era nulla. E la mia volontà è stata quella di essere un po’ duro, poi ho trovato il modo in cui pormi».
Nella sua agenda già colma di impegni, deve però trovare il tempo anche per la gestione operativa di Valgrisenche, uno stadio da slalom che finalmente può brindare all’apertura anticipata. Le prime curve già a partire da oggi, venerdì 28 novembre.

«È un periodo tosto, ottobre novembre devi avviare i lavori della stazione, con l’attività del club che va avanti e non si può mica fermare – aggiunge Liore – Per fortuna abbiamo Giuseppe Grange che è il direttore piste (arriva da Courmayeur, ndr) e ha grande esperienza».
Da tempo puntavano a inaugurare la stagione a novembre. Questa volta ci sono riusciti, grazie all’innevamento programmato e alla recente nevicata. Da oggi si possono tracciare due linee di slalom, ma la pista è ora omologata anche per il gigante e quando ci sarà un po’ più di neve si potrà lavorare su tracciati sicuramente brevi, ma interessanti. «Questo fine settimana siamo già al completo, ma sono tante le richieste che ci stanno arrivando, anche dal Canada – conclude – Come sempre la nazionale femminile di slalom si allenerà da noi qualche giorno, per preparare le gare francesi».
In programma anche le tradizionali Fis del Gran Premio Italia, due per il settore maschile e questa volta anche per quello femminile. Valgrisenche è un piccolo puntino sulla cartina, ma di quelli che gli addetti ai lavori vanno a cercarsi. Per prepararsi in tutta tranquillità, pure su una pista barrata.




